Il caro bollette in 17 domande - Il punto per punto di Carlo Stagnaro
Si sta per concludere la seduta del Consiglio dei ministri in cui si è esaminato un provvedimento contenente misure per contrastare il caro #bollette.
Carlo Stagnaro affronta le proposte punto per punto nell’ultimo Policy Paper IBL, intitolato "Qualche domanda e qualche risposta sul caro bollette"
🔗 https://www.brunoleoni.it/ricerche/qualche-domanda-e-qualche-risposta-sul-caro-bollette/
00:04 - Perché si parla di misure contro il caro bollette?
00:51 - Da cosa dipendono gli aumenti dei prezzi dell’ #energia elettrica?
03:11 - E da cosa dipendono gli aumenti dei prezzi della bolletta del gas?
06:02 - Cosa può fare il governo contro il caro bollette?
07:44 - Cosa si può fare per le imprese?
10:08 - Le imprese italiane pagano il gas più caro dei concorrenti europei?
14:00 - Che dire del prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese?
16:30 - E le famiglie?
19:47 - Non si può tagliare l’Iva o fiscalizzare gli oneri generali di sistema?
22:18 - Queste misure fiscali potrebbero essere considerate dei sussidi ambientalmente dannosi?
24:18 - Ma cosa è questo disaccoppiamento di cui tutti parlano?
26:40 - Perché le fonti rinnovabili godono di una rendita quando i prezzi del gas salgono?
28:24 - Se servono tutti questi soldi, dove potrebbe trovarli il governo?
31:20 - Non c’è nulla che possiamo fare senza impegnare risorse pubbliche?
33:20 - Il superamento della tutela non è la causa degli attuali aumenti?
35:54 - Non sarebbe meglio avere un acquirente unico pubblico che acquisti l’energia a nome di tutti i consumatori, spuntando prezzi più convenienti?
37:14 - E l'Europa che fa?
Il documento va alla radice dei rincari, che dipendono principalmente dagli squilibri tra la domanda e l’offerta di gas e dagli aumenti della Co2 . E’ possibile immaginare degli interventi di carattere fiscale, come gli aiuti alle imprese, l’estensione del #bonus sociale o la riduzione dell’Iva, ma si tratta di misure molto costose e che potrebbero essere considerate dei sussidi ambientalmente dannosi.
E’ quindi meglio concentrare le risorse a favore di coloro che ne hanno maggiormente bisogno evitando sgravi a pioggia. Inoltre non bisogna pensare che un fenomeno generalizzato a livello europeo dipenda da scelte nazionali, come il superamento della #maggiortutela, né inseguire soluzioni rischiose come la creazione di un acquirente unico pubblico.
Il documento discute anche di alcune proposte strutturali, come il disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas e l’azzeramento del differenziale nel prezzo del gas tra TTF e PSV. Misure simili però difficilmente possono rappresentare una risposta efficace a una situazione di crisi come quella attuale.
Diverso è il discorso per l’aumento della produzione nazionale di #gas attraverso la cosiddetta “gas release” che può rappresentare una risposta efficace ma che rischia di arenarsi sui veti locali. Alcune delle risorse necessarie a finanziare gli interventi più di breve termine potrebbero venire dallo svolgimento delle gare per le concessioni di distribuzione elettrica e idroelettriche
Leggi anche il paper con le nostre proposte per rilanciare la competitività europea
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