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Immagine del redattoreLuca Baj

Lamborghini, un fatturato senza auto a 500 milioni di euro

Un vero e proprio brand di lusso, da non confondere con il merchandising. Lo precisa Ferruccio Lamborghini, classe 1991, che è diventato vicepresidente e amministratore delegato della società. Dall’alto del fatturato dell’azienda che ha raggiunto nel 2018 circa 420 milioni di euro, mentre il padre Tonino ha mantenuto la presidenza, Ferruccio sta cercando di innovare. Ha creato otto nuove linee di orologi, successivamente interverrà su occhiali, golf cart e vino. Crede molto nel made in Italy e farà il possibile per avere degli impianti produttivi in Italia, puntando ad averne almeno tre entro una quindicina d’anni. La Tonino Lamborghini, il marchio automobilistico, è attualmente di proprietà Audi, ma ricorda che è un pezzo della storia della famiglia e che possiede solo la Lamborghini Miura di suo nonno. Anche le corse sono sempre state una passione di Ferruccio, come le gare in classe 125 nel motomondiale. Il giovane manager è consapevole che la sostenibilità della crescita sia più importante del successo immediato. Entrato in azienda all’inizio del 2015, ha iniziato a lavorare part time al museo per conoscere meglio il gruppo. L’azienda, nata nel 1981, dopo la cessione del marchio automobilistico, si è dedicata alla realizzazione di prodotti di lusso con l’obiettivo di esportare la passione e lo spirito della cultura italiana: orologi, occhiali, cellulari, profumi, complementi d’arredo, abbigliamento, accessori sportivi, golf&utility cart, prodotti beverage, hotel a 5 stelle, progetti real estate, caffetterie e ristoranti.

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