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Logistica e Trasporti, rischio di blocco per fatture insolute

  • Immagine del redattore: Luca Baj
    Luca Baj
  • 15 mag 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

La pandemia non risparmia nessuno. E’ il caso della filiera dei trasporti che tra autotrasportatori e logistica vale il 9% del Pil, per un valore di 150 miliardi di euro l’anno. Sono 1,5 milioni i dipendenti del settore più un indotto di un milione di operatori con 95mila aziende. A lanciare l’allarme è Ivano Russo, direttore generale di Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, che sostiene che c’è un rischio per l’autunno di lasciare a casa 300mila dipendenti. Il settore anche se non si è mai fermato per gli approvvigionamenti, ha avuto il contraccolpo dei commitenti per i mancati pagamenti delle fatture. A pagare regolarmente sono solo il comparto farmaceutico e l’alimentare, spiega Russo. Una situazione delicata perché il blocco della logistica darebbe dei seri problemi al sistema Paese. Il nostro settore – dice Russo – è strettamente interconnesso al funzionamento del Paese, per i supermercati, per i container in porto, per le merci da stoccare nei grandi poli, per il trasporto nei magazzini di prossimità, per la consegna. I pagamenti previsti a 60 giorni, sono slittati fino a sei mesi e addirittura qualcuno all’anno prossimo. Secondo un altro imprenditore, la preoccupazione arriva anche dal comportamento della P.A. che non è puntuale nei pagamenti, come pure la Gdo. Il decreto rilancio prevede 12 miliardi di euro per le P.A. per saldare i propri arretrati, ma il problema secondo Russo è che andranno a poche aziende mentre le piccole che hanno terziarizzato il lavoro non riceveranno nulla.

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