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Prezzi al consumo, in leggero calo rispetto al 2019

  • Immagine del redattore: Luca Baj
    Luca Baj
  • 15 mag 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

Nel mese di maggio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua (la variazione tendenziale era nulla nel mese precedente). La flessione tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, che accentuano il loro calo (da -7,6% a -12,2%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici registrano una lieve accelerazione rispettivamente da +0,8% a +0,9% e da +1,0% a +1,1%. Anche la flessione congiunturale dell’indice generale è dovuta per lo più alla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-4,2%), solo in parte compensata dall’aumento dei prezzi dei prezzi dei Beni alimentari (+0,7%). L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano di poco la crescita da +2,5% a +2,6% mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano una variazione tendenziale nulla (da +0,8% di aprile). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è in diminuzione dello 0,2% sia su base mensile sia su base annua (da +0,1% del mese precedente). A maggio, l’inflazione in Italia torna negativa per la prima volta da ottobre 2016, quando la flessione arrivò a -0,2%).

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