Commercio estero, l’export vola e l’import a +5,6%
A maggio aumenta l’export (+35,0%) e l’import (+5,6%). L’incremento dell’export è dovuto agli aumenti delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+36,5%) sia verso l’area Ue (+33,7%). Nel trimestre marzo-maggio, rimangono negativi i flussi per i cali dei mesi precedenti (per l’export -29,0% e per l’import -27,7%). A maggio l’export su base annua è a -30,4%, in diminuzione rispetto ad aprile (-41,5%), per l’area extra Ue (-31,5%) per quella Ue (-29,4%). Rispetto all’export, la contrazione delle import (-35,2%) è più ampia per effetto del calo sui mercati (-38,2% dai paesi extra Ue, -32,9% dall’area Ue). Tutti i principali settori economici contribuiscono alla flessione dell’export, è maggiore da macchinari e apparecchi (-29,9%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-24,4%), articoli sportivi, giochi, preziosi, strumenti musicali e medici e altri prodotti (-57,8%), altri mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-38,9%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-45,7%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (-49,0%) e autoveicoli (-46,2%). Su base annua, i paesi che contribuiscono alla caduta dell’export sono Francia (-33,8%), Germania (-23,0%), USA (-26,8%), Spagna (-39,6%) e Regno Unito (-35,5%). A maggio il saldo commerciale aumenta di 199 milioni di euro (da +5.385 milioni a maggio 2019 a +5.584 milioni a maggio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è di +6.603 milioni di euro (era +8.777 milioni a maggio 2019).
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