Decreto liquidità, prestiti imprese con autocertificazione
Modificato il testo di legge per poter utilizzare l’autocertificazione. Le richieste di nuovi finanziamenti effettuati ai sensi dell’articolo 1 devono essere integrate da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. E’ una delle novità inserite durante la conversione in legge del provvedimento adottato a inizio aprile per garantire liquidità alle aziende.Questa modalità deve essere utilizzata sia per i finanziamenti previsti dall’articolo 1 del DL Liquidità e garantiti da SACE che dall’articolo 13 che rientrano nel Fondo di Garanzia PMI. E anche i soggetti che svolgono un’attività professionale autonoma, in maniera individuale o in forma associata. Secondo la novità introdotta, insieme alle richieste di nuovi finanziamenti, che rientrano nel pacchetto di prestiti per le imprese previsti dal DL n. 23 dell’8 aprile 2020, è necessario inviare un'autodichiarazione, in linea con quanto stabilito dall’articolo 47 del DPR 445/2000, che sostituisce l’istruttoria delle banche. Il titolare o il legale rappresentante dell’impresa deve dichiarare che l’attività d’impresa è stata limitata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, che i dati aziendali forniti sono veritieri e completi e i soldi saranno destinati per la crescita aziendale ed altri aspetti dettagliati nella domanda.
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