Beneficenza, 83 milionari chiedono di essere tassati di più
Dopo la volta di Warren Buffet, che nel 2010 chiese al presidente Barack Obama di alzargli le tasse, arriva un appello firmato da 83 miliardari di tutto il mondo per essere tassati di più. Nella lettera diversi passaggi interessanti: “Oggi chiediamo ai nostri governi di alzare le tasse alla gente come noi. Immediatamente. In modo cospicuo. Per sempre”. Inoltre, sostiene lo scritto: “L’impatto della crisi provocata dal Covid-19 durerà decenni e trascinerà mezzo miliardo di persone in povertà. Milioni di persone perderanno il lavoro, già 500 milioni di bambini sono costretti a rinunciare alla scuola perché non hanno le risorse finanziarie necessarie a continuare. E, ovviamente, la mancanza di letti negli ospedali, di mascherine e di ventilatori è un doloroso promemoria quotidiano dell’inadeguatezza degli investimenti nella sanità pubblica in tutto il mondo. Questi problemi non si risolvono con la beneficienza per quanto generosa. I capi di governo devono assumere la responsabilità di ottenere le risorse necessarie e di spenderle adeguatamente.Tassateci, tassateci, tassateci. Subito”. Tra i nomi dell’elenco, i più noti sono Abigail Disney, l'erede dell'omonima famiglia, e del regista Richard Curtis (Bridget Jones, Nothing Hill), oltre a uomini di scienza e di industria, residenti in America e in Nuova Zelanda, ma anche in Germania, Svezia, Canada. Mancano all’appello Jeff Bezos di Amazon, con il suo patrimonio personale stimato in 178,5 miliardi di dollari, Mark Zuckerberb di Facebook, Elon Musk di Tesla. Assenti gli italiani.
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