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Immagine del redattoreLuca Brivio

Accumuli di energia: Italia in ritardo



L’industria degli accumuli di energia in Italia sta affrontando sfide significative. Nonostante il crescente interesse per le tecnologie di accumulo, il paese è in ritardo rispetto ad altre nazioni europee nella realizzazione di impianti. Questo ritardo è attribuito a diversi fattori, tra cui la complessità delle normative, la mancanza di incentivi e la burocrazia. Tuttavia, gli esperti sottolineano che gli accumuli di energia sono essenziali per integrare le fonti rinnovabili e garantire una rete elettrica stabile. Pertanto, è necessario accelerare le installazioni e rimuovere gli ostacoli che impediscono la crescita di questa importante tecnologia.

Ecco i punti principali:

  1. Ritardo: L’Italia è indietro rispetto ad altri paesi europei nell’installazione di impianti di accumulo di energia. Sebbene i progettti in corso al ministero dell'Ambiente prevedano 68.220 MW di potenza installata, ad oggi solo il 5,2% di quei progetti è stato realizzato.

  2. Complessità normativa: Le regolamentazioni complesse ostacolano la crescita del settore, sia a livello europeo, sia soprattutto a livello nazionale

  3. Importanza degli accumuli: Questa tecnologia è cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili e la stabilità della rete elettrica. In un periodo in cui l'energia solare ipoteticamente supplisca in toto ai bisogni energetici, l'accumulo sarebbe comunque necessario per supplire a carenze di produzione e alle carenze notturne.

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