Intelligenza artificiale: il panorama per le PMI secondo Gian Luca Comandini

Fonte: Quando l’AI genera sviluppo - Intervista a Gian Luca Comandini, YouCamera - CCIAA Milano, Monza Brianza, Lodi

A margine dell’evento “Quando l’AI genera sviluppo” YouCamera, il blog della camere di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi ha intervistato alcuni relatori per approfondire i diversi temi legati all’intelligenza artificiale. Gian Luca Comandini, Direttore della The Blockchain Management School, ha proposto una riflessione sullo stato dell’arte di questa tecnologia, dai suoi inizi al recente aumento di interesse, e ha presentato i vantaggi che le PMI possono ottenere dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei propri business.

“Ogni tecnologia ed ogni innovazione segue quella che è chiamata la curva di Gardner: c’è un momento killer, un’applicazione killer, che porta un’enorme attenzione, una fase di hype su un’innovazione; poi c’è il momento di calo dell’attenzione, poi pian piano si inizia a costruire su quell’innovazione.

Ciò sta succedendo con l’intelligenza artificiale: il nostro momento di hype, ossia di picco massimo, è stato raggiunto con l’applicazione di ChatGpt, quindi il mondo mainstream ha conosciuto l’intelligenza artificiale.

Le PMI possono avere delle intelligenze artificiali un bus incredibile e non sanno che possono avere (L’aiuto dell’intelligenza artificiale, NDR) a costo quasi zero, costi bassisimi, perchè ormai l’intelligenza artificiale è mainstream, non è costosa.

L’intelligenza artificiale serve ad elaborare grosse moli di dati e prevedere output in base a quei dati: oggi qualsiasi cosa è basata sui dati: qualsiasi business, qualsiasi PMI utilizza dati per poter fatturare di più, per avere un cliente in più o avere un feedback dal proprio cliente. Interrogare l’intelligenza artificiale in pochi secondi, avere output e poter aumentare dell’1, 5, 10, 15% la propria performance sul mercato significa portare più soldi a casa, significa poter crescere con un’azienda, significa poter investire di più in ricerca e sviluppo del ciclo successivo innovazione,

È come sempre un’epoca in cui può esserci una fase di stallo, dove può esserci una fase di grande entusiasmo, grande cambiamento. Chi è che fa la differenza? I cittadini consapevoli, le persone, gli utenti: come i Media sapranno raccontare quest’evoluzione, quest’innovazione, questo futuro, quello farà la differenza. “