Bonus ristrutturazioni: al 30% dal 2028
Il Bonus Ristrutturazioni è al centro di una stretta normativa che mira a ridurre le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione domestica in Italia. Il Governo, attraverso un emendamento, ha segnalato l’intenzione di limitare la cessione dei crediti fiscali, una mossa che riflette la volontà di contenere la spesa pubblica influenzata dall’eccessiva circolazione di moneta fiscale generata dai lavori edilizi. Attualmente, il bonus per le ristrutturazioni ammonta a quasi 9 miliardi di euro in detrazioni, secondo le dichiarazioni del 2023.
A partire dal 2028, il bonus subirà un taglio, passando dal 36% al 30%, nonostante sia stato tradizionalmente finanziato al 36% e temporaneamente incrementato al 50% fino al 31 dicembre di quest’anno. Questa riduzione, sebbene non abbia un impatto immediato, segna il primo passo verso una possibile revisione complessiva delle cosiddette ‘tax expenditures’ nel settore delle ristrutturazioni. Si prevede che la prossima legge di Bilancio non modificherà lo sconto fiscale del 50%, permettendo così la riduzione programmata al 36% nel 2025 e successivamente al 30% nel 2028.
Inoltre, ci saranno cambiamenti nei limiti di spesa: da gennaio 2025, il tetto massimo di spesa ammissibile sarà ridotto da 96mila euro a 48mila euro, una soglia che si prevede rimarrà in vigore anche dal 2028. Queste modifiche sono in attesa di ulteriori chiarimenti su come si integreranno con un potenziale riordino dei bonus per la casa, un passo ritenuto necessario per allinearsi alla direttiva europea sulle ‘Case green’.
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