CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI - REVISIONE 2021
La Classificazione delle Professioni è lo strumento che permette di ricondurre le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro in specifici raggruppamenti, utili per comunicare, diffondere e integrare dati statistici sulle professioni, garantendo anche la comparabilità a livello internazionale.
Nel 2021 l’Istat ha avviato i lavori di aggiornamento della Classificazione per accogliere anche questa volta i principali cambiamenti intercorsi negli ultimi anni, fortemente legati all’innovazione tecnologica e informatica, all’evoluzione dei processi organizzativi del lavoro che ha coinvolto sia il settore pubblico sia il settore privato, nonché ai cambiamenti normativi sopraggiunti.
Questa revisione non riguarda l’impianto metodologico della Classificazione, ma nasce con l’obiettivo di aggiornare la tassonomia intervenendo principalmente sul massimo livello di dettaglio, ovvero sulle unità professionali e relativi esempi. La prossima revisione avverrà in seguito all’aggiornamento della ISCO, previsto per il 2028, a seguito del quale verranno accolte eventuali innovazioni metodologiche o cambiamenti strutturali più profondi.
Sebbene la Classificazione delle professioni nasca con fini statistici e conoscitivi, nel tempo il suo utilizzo è stato esteso anche a scopi amministrativi e informativi. Numerosi enti come il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail, le università, per citarne alcuni, usano la Classificazione delle Professioni per le loro esigenze, richiedono dati aggiornati sulle professioni e contribuiscono a loro volta ad accrescere il patrimonio informativo su questo tema. Proprio in virtù dell’uso congiunto che ne viene fatto e dei molteplici scopi di utilizzo, l’Istat ha costituito un Comitato interistituzionale per condurre i lavori di revisione e arrivare alla definizione della nuova Classificazione delle Professioni (CP2021) in modo condiviso. La nuova versione della Classificazione delle Professioni è entrata in vigore il 1° gennaio del 2023.
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