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Immagine del redattoreLuca Baj

Codice Crisi Impresa: rinvio al 1.09.2020

E’ confermato. Il codice che regola la crisi di impresa entrerà in vigore il 1 settembre 2021. Sulla Gazzetta ufficiale n. 143 del 6 giugno 2020, infatti, è stata pubblicata la Legge 5 giugno 2020, n. 40 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”; sulla stessa Gazzetta ufficiale è stato inoltre pubblicato il testo del D.L. 8 aprile 2020, n. 23, più comunemente conosciuto come Decreto Liquidità, coordinato con la legge di conversione e, tra le disposizioni confermate, vi è anche quella del “differimento dell'entrata in vigore del Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14”, prevista dall’articolo 5. In particolare, quest’ultimo stabilisce che “All'articolo 389 del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. Il presente decreto entra in vigore il 1 settembre 2021, salvo quanto previsto al comma 2.»”. Le motivazioni sottese al rinvio sono più che plausibili; Infatti, l’avvento della tragica emergenza sanitaria che ci ha visto protagonisti ha fatto venir meno la finalità ultima del nuovo Codice della Crisi d’Impresa, che è quella di prevenire le situazioni di crisi attraverso adeguati sistemi di allerta. In un contesto di così forte incertezza economica, gli organi di controllo societari e i creditori istituzionali si troverebbero costretti a segnalare una società che, seppur virtuosa in una situazione economica stabile, presenta tutti gli indicatori anomali causati dal contesto economico in cui versa tutto il nostro Paese.

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