Codice Identificativo per gli Affitti Brevi: il via a settembre
L'accordo sul codice identificativo nazionale per gli affitti brevi rappresenta un passo significativo per la regolamentazione del settore e per contrastare eventuali frodi. La commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome ha approvato il decreto sull'interoperabilità delle banche dati regionali, il che apre la strada a un meccanismo unificato di identificazione delle strutture ricettive.
Questo accordo è stato accolto positivamente sia dal ministero del Turismo che dalle Regioni e Province autonome, e si prevede che il decreto sarà formalmente approvato nel mese di maggio. Successivamente, partirà una fase di sperimentazione, con l'obiettivo di avviare il sistema dopo l'estate, presumibilmente il primo settembre. Il decreto sarà pubblicato dopo l'estate e scatteranno i 60 giorni per la piena entrata in vigore, con l'applicazione delle sanzioni previste.
Il Codice identificativo nazionale (CIN) sarà assegnato alle unità immobiliari destinate alle locazioni brevi e turistiche attraverso una procedura automatizzata. Le regioni che già dispongono di codici simili dovranno integrarli con la banca dati nazionale, secondo le disposizioni del nuovo decreto. Questo codice dovrà essere chiaramente esposto all'esterno degli stabili e indicato in ogni annuncio di affitto breve. Chi non rispetterà queste disposizioni sarà soggetto a pesanti sanzioni.
Nel frattempo, l'associazione italiana dei gestori di affitti brevi (Aigab) ha stimato che durante il periodo dei ponti di primavera, compreso tra il 25 aprile e il 5 maggio, saranno accolti quasi 1,5 milioni di ospiti, principalmente stranieri. Questo contribuirà significativamente all'accoglienza dei viaggiatori e al Pil italiano, con un impatto economico stimato di 1,4 miliardi di euro. Gli ospiti stranieri spenderanno in media di più rispetto alle famiglie italiane, contribuendo in modo significativo all'economia del settore turistico.
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