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Daniel Piscitelli

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI - II TRIMESTRE 2023

Alla fine di giugno 2023, i 42 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 46,1% dei dipendenti – circa 5,7 milioni – e corrispondono al 45,2% del monte retributivo complessivo.


Nel corso del secondo trimestre 2023 sono stati recepiti due contratti: legno e prodotti in legno e vigilanza privata.


I contratti in attesa di rinnovo a fine giugno 2023 sono 31 e coinvolgono circa 6,7 milioni di dipendenti, il 53,9% del totale.


Tra giugno 2022 e giugno 2023, il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto è diminuito da 30,7 a 26,2 mesi; per il totale dei dipendenti da 15,8 è sceso a 14,1 mesi.


Nel primo semestre 2023 (gennaio-giugno), la retribuzione oraria media è del 2,4% più elevata di quella registrata nel primo semestre 2022.


L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, a giugno 2023, segna un aumento dell’1,0% rispetto al mese precedente e del 3,1% rispetto a giugno 2022; l’aumento tendenziale è stato del 3,9% per i dipendenti dell’industria, dell’1,6% per quelli dei servizi privati e del 4,4% per i lavoratori della pubblica amministrazione.


I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: attività dei vigili del fuoco (+11,5%), settore metalmeccanico (+6,2%) e servizio sanitario nazionale (+6,1%); l’incremento è nullo per farmacie private e per pubblici esercizi e alberghi.

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