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Immagine del redattoreLuca Brivio

Decreto lavoro 2023 è legge: le novità per le imprese

Incentivi per chi assume percettori dell'Assegno e Neet

Ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato (incluso l'apprendistato) i beneficiari del nuovo assegno di inclusione è riconosciuto un esonero contributivo del 100%, fino cioè a 8mila euro l'anno, per 12 mesi. L'esonero sale a 24 mesi in caso di trasformazione di un contratto a termine. In caso invece di assunzione con contratto a tempo determinato o stagionale è riconosciuto uno sgravio del 50%, fino a un massimo di 4mila euro l'anno, per 12 mesi. Un altro incentivo è previsto anche per le nuove assunzioni, dal 1° giugno a fine anno, di giovani con meno di 30 anni neet, ossia che non studiano nè lavorano.


Novità per la scuola - lavoro

Il governo prova a rilanciare i percorsi di scuola lavoro. Partiamo dalle misure per qualificare e rendere più sicura la scuola-lavoro, oggi parte integrante del percorso di studio negli ultimi tre anni delle superiori, con almeno 210 ore negli istituti professionali, 150 nei tecnici e 90 nei licei. La misura, resa obbligatoria con il governo Renzi, è stata poi smontata dagli esecutivi Conte (e i fondi dagli originari 100 milioni l'anno sono stati più che dimezzati). Facendo seguito alle richieste emerse dai tavoli di confronto svolti nei mesi scorsi con sindacati, scuole e aziende, il governo punta a rendere i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (Pcto, l'ex alternanza) i più sicuri possibili, mediante tutele assicurative e richieste di certificazioni.


Stralcio dei debiti contributivi

Dopo il passaggio in Senato è entrata nel provvedimento una modifica che permette a commercianti, artigiani, lavoratori agricoli e professionisti iscritti alla gestione separata INPS di ricostruire la propria posizione contributiva di fatto decurtata di quei contributi oggetto dello stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro affidate all'ex Equitalia dal 2000 al 2015. In attesa delle istruzioni che dovrà diramare l'Inps è certo che le somme dovute dovranno essere versate entro il 2023 in unica soluzione o anche a rate.


Novità sui contratti a termine

Sui contratti a termine, viene allentata la stretta operata dal cosiddetto decreto Dignità (Dlgs 15 giugno 2015, n. 81), introducendo nuove causali, alle quali occorre far riferimento in caso di proroga o rinnovo dopo i primi 12 mesi di durata. Esse sono:

- Contratti collettivi

- Stipula di patti individuali

- Sostituzione di altri lavoratori


Meno burocrazia

Il governo Meloni smonta anche il decreto Trasparenza, in vigore dallo scorso agosto, elaborato dall'ex ministro Andrea Orlando, andando spesso oltre la direttiva Ue e scaricando sulle imprese una mole di adempimenti inutili.


Più trasparenza sulle assunzioni

Per tutta una serie di informazioni, ad esempio, durata del periodo di prova, congedo per ferie, importo iniziale della retribuzione, programmazione dell'orario normale di lavoro, è previsto che il datore assolve all'obbligo informativo con l'indicazione del riferimento normativo o della contrattazione, anche aziendale, che disciplina queste materie. L'azienda è tenuta a fornire ai propri lavoratori anche tutti i contratti collettivi e i regolamenti aziendali applicabili al caso.


Sicurezza sul lavoro, più condivisione dei dati

Al fine di orientare l'azione ispettiva nei confronti delle imprese che evidenziano fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, di lavoro irregolare, di evasione od omissione contributiva, nonché di poter disporre con immediatezza di tutti gli elementi utili alla predisposizione e definizione delle pratiche ispettive, gli enti pubblici e privati condividono gratuitamente le informazioni di cui dispongono con l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl).



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