top of page
Immagine del redattoreLuca Baj

Distribuzione acque, aumentano le perdite del 42%

Nel 2018 operano in Italia 2.552 gestori di servizi idrici, 305 in meno rispetto al 2015, ma la gestione è ancora fortemente frammentata. I prelievi di acqua per uso potabile sono in calo per la prima volta negli ultimi vent’anni (-2,7% rispetto al 2015). L’87% del volume movimentato nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile è gestito da enti specializzati. È assente il servizio pubblico di fognatura in 40 comuni, soprattutto nel Mezzogiorno. I gestori che operano in Italia nel campo dei servizi idrici per uso civile nel corso del 2018 sono 2.552; nell’83,0% dei casi si tratta di gestori in economia (2.119), ovvero enti locali, e nel restante 17,0% di gestori specializzati (433). Rispetto al 2015, il numero dei gestori si riduce di 305 unità, confermando il trend in calo a cui si assiste dal 1994, anno della riforma che ha dato l’avvio al servizio idrico integrato e che, nel periodo 2015-2018, ha interessato in particolar modo alcuni territori, tra cui le province di Varese, Imperia e Rieti. Sebbene il numero di gestori attivi nel settore si sia molto ridotto (7.826 nel 1999), persiste una spiccata parcellizzazione gestionale, localizzata in alcune aree del territorio dove la riforma non è ancora stata completamente attuata, come in Calabria, Campania, Molise, Sicilia, Valle d’Aosta e nelle province autonome di Bolzano e Trento. In particolare, l’approvvigionamento di acqua per uso potabile è gestito da 1.714 enti, l’80,2% dei quali opera in economia (1.374). Rispetto al 2015 il numero di gestori operativi in questo settore si è ridotto di 163 unità. Nella maggior parte dei casi (96,1%) l’ente gestisce l’intero flusso delle acque potabili, dal prelievo alla distribuzione agli utenti finali. Ci sono inoltre enti che si occupano unicamente del prelievo di acqua che viene poi ceduta ai gestori della distribuzione: da un lato si tratta di grandi gestori di sovraambito e grossisti di acqua per uso potabile e, dall’altro, di piccoli consorzi, imprese e associazioni, attivi in alcune aree del territorio, soprattutto nella provincia autonoma di Bolzano e in Sicilia. Le reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile sono gestite da 2.088 enti. Nell’85,1% dei casi si tratta di gestori in economia (1.777) e nel restante 14,9% di gestori specializzati (311), con una riduzione degli enti (-218 unità).

Comments


bottom of page