E-Commerce, un settore che non conosce crisi
Dopo oltre un anno segnato dalle gravissime difficoltà causate dalla pandemia, la ripresa economica si sta facendo strada. Esistono settori, in particolare, che hanno retto durante il periodo più complicato e che adesso si propongono di fare da traino al sistema economico. Con un totale di circa 678 mila imprese e oltre 290 mila lavoratori tra venditori, piattaforme online e operatori di servizi, l’e-commerce è da considerare senz’altro uno dei comparti più robusti, anche in ottica futura. Una recente ricerca di Netcomm ha mostrato come le attività “core” della rete del valore dell’e-commerce e del digital retail (pari a circa il 69% del fatturato complessivo) attivano una quota significativa di servizi di supporto: con circa 45mila imprese in Italia, questo macro-aggregato ha generato un fatturato di circa 17 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 13,4% medio annuo dal 2015. Inoltre, il settore conta circa 136mila posti di lavoro, un valore in crescita costante dal 2015 ad un tasso medio annuo del 14,2%. Al suo interno, la logistica è il comparto con la maggior crescita, per fatturato (+13,4% medio annuo nel periodo 2015-2019) ed occupati (+14,4%). Durante la pandemia, inoltre, è innegabile come l’e-commerce abbia svolto un ruolo chiave nel corso dell’emergenza sanitaria, fornendo supporto e soluzioni sia alle aziende sia ai cittadini, e promuovendo, di fatto, cambiamenti profondi riguardo i quali in questo momento è difficile pensare a passi indietro. Piuttosto, il futuro andrà sempre di più nella direzione tracciata nei mesi scorsi. Ecco dunque che nell’evoluzione inaspettata dei modelli di consumo verificatasi come effetto del lockdown, abbiamo assistito all’affermarsi di trend come la crescita degli acquisti di prodotti sui canali online (+31%, con un picco del +70% per il settore del food&grocery) e a un maggior utilizzo di modalità di ricezione e pagamento contactless. Un cambiamento nelle abitudini di acquisto e pagamento che ha impattato sia sui canali online che su quelli fisici, tanto che il 53% dei consumatori digitali italiani vorrebbe che i negozi tradizionali sfruttassero questo momento per cambiare in maniera permanente, adottando nuove forme di vendita e di dialogo, procedendo all’integrazione dei canali digitali e fisici e proponendo forme di pagamento sempre più digitali a scapito del contante. Guardando proprio al segmento del Food & Grocery, che vale circa 2,71 miliardi di euro, con una crescita del 70% rispetto all’anno precedente, l’88% del valore è rappresentato dall’acquisto di beni alimentari, trascinati nelle vendite dal fresco (che rappresenta il 44% dei volumi di vendita), dal secco (42%) e dagli alcolici (7%). Il Covid-19 è stato uno dei fattori che hanno spronato i consumatori all’acquisto online e hanno incentivato gli attori del Grocery a potenziare la logistica, le consegne e a innovare dal punto di vista delle tecnologie, dell’offerta, dei format proposti e delle modalità di ordine e pagamento dei prodotti. È entrata in funzione nel febbraio 2021 e proiettata verso una seconda fase, a partire dal luglio 2021, la vetrina online realizzata da Cia/Agricoltori Italiani con il sostegno di J.P. Morgan per la vendita online agroalimentare. Dal campo alla tavola è il primo portale di e-commerce che vende prodotti artigianali locali, Dal Campo alla Tavola: un modo concreto di sostenere il settore agroalimentare grazie alla vendita online di prodotti tipici; sul portale vengono messi in connessione i distretti produttivi, le filiere e le imprese e gli stessi consumatori che hanno a disposizione una vetrina digitale per fare i loro acquisti. Il vero aiuto è per le piccole imprese, in genere di carattere familiare, che non avrebbero avuto la forza di imporsi sul mercato. Il portale Dal Campo alla Tavola non è solo un canale di vendita alternativo che riduce le barriere di accesso all’e-commerce per le piccole realtà agroalimentari, ma offre anche un programma di formazione per gli agricoltori che vogliono acquisire le competenze per immettersi nel mercato online. L’obiettivo di CIA-Agricoltori Italiani è di raggiungere l’adesione di oltre mille aziende entro agosto: fino ad allora l’ingresso nel marketplace sarà gratuito, dopo si dovrà versare un piccolo contributo per le spese di gestione. La rivoluzione ancora in corso, che ha interessato tanto i piccoli negozi di quartiere come la grande distribuzione organizzata, ha portato a una crescita degli investimenti in digitale nel Retail italiano, che è passato dall’1,5% del fatturato nel 2019 al 2% circa nel 2020 come effetto combinato di due andamenti contrapposti, crescita degli investimenti e calo del fatturato. E Credimi, fintech leader nei finanziamenti digitali per imprese in Europa, principale erogatore, tra i digital lender europei, di finanziamenti assistiti da garanzie dello Stato, ha creato Credimi Commerce con la missione di supportare la crescita delle piccole e medie imprese italiane, anche individuali, semplificando l’accesso al credito grazie all’uso di dati e tecnologia. Si tratta del primo servizio rivolto alle imprese italiane dedicato allo sviluppo di progetti negli ambiti di e-commerce, digital marketing e CRM grazie alla collaborazione con web agency specializzate e finanziamenti a TAEG 0%. Perché le imprese italiane hanno recepito la necessità di digitalizzare la propria offerta, e su questo è impossibile prevedere una brusca marcia indietro.
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