Eolico: la concorrenza cinese
Aggiornamento: 1 ott 2023
L'industria eolica europea, originata nel continente e sviluppata con investimenti in ricerca, sovvenzioni e politiche di supporto, sta affrontando una grave crisi. Questo settore, nonostante l'Europa possieda cinque dei principali produttori di turbine eoliche al mondo, sta registrando perdite record e avvisi sui profitti. I problemi includono ritardi nelle autorizzazioni per i progetti, interruzioni dovute alla pandemia di COVID-19, aumento dei prezzi delle materie prime e aste con offerte negative da parte di alcuni governi europei.
La Cina sta guadagnando terreno nel mercato globale dell'energia eolica, con nove dei primi 15 produttori di turbine eoliche di origine cinese e il 60% della produzione mondiale. L'UE sta introducendo criteri non legati al prezzo nella sua Legge sull'Industria Net Zero, ma offre un'opzione di esclusione se comporta un aumento dei costi superiore al 10%. Ciò potrebbe minare la competitività dell'energia eolica europea rispetto a quella cinese.
L'articolo sottolinea la necessità di un intervento politico urgente, con leader europei che dovrebbero convocare discussioni tra gli attori chiave del settore eolico. È cruciale affrontare questi problemi nel ciclo legislativo attuale per evitare danni irreparabili. Inoltre, l'energia eolica dovrebbe essere al centro delle discussioni tra l'UE e gli Stati Uniti per garantire una maggiore collaborazione transatlantica e preservare la competitività europea.
L'industria eolica è fondamentale per molte politiche prioritarie, tra cui la lotta ai cambiamenti climatici e la creazione di posti di lavoro, ma l'Europa deve affrontare queste sfide con urgenza per evitare la perdita di un settore vitale.
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