Formazione, il Fondo Nuove Competenze per i lavoratori
Adeguare le skill dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. E in questo modo offrire un’opportunità tanto alle aziende, costrette a ridurre le ore di lavoro a causa della pandemia, quanto ai lavoratori, che in questo modo hanno la possibilità di formarsi senza alcuna riduzione retributiva, rispetto invece al consueto meccanismo di cassa integrazione. Lo strumento è quello del Fondo Nuove Competenze, creato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestito da Anpal. Alla fine dello scorso anno, dopo un mese dall’avvio del progetto, erano circa 50mila i lavoratori coinvolti, per un totale di 4 milioni e 166mila ore di formazione. In particolare, La misura si rivolge ai datori di lavoro privati che stipulino accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro dei propri lavoratori, per mutate esigenze organizzative e produttive o per favorire percorsi di ricollocazione. La rimodulazione dell’orario di lavoro deve essere finalizzata ad appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. Il Fondo remunera il costo del personale relativo alle ore di frequenza dei percorsi formativi stabiliti dagli accordi collettivi. Skill gap (la carenza di competenze) e skill mismatch (le competenze non allineate con le necessità del mercato), del resto, sono questioni che coinvolgono un lavoratore su tre dell’area Ocse e che hanno importanti ricadute sull’economia. La pandemia ha aggravato il quadro, specie per l’introduzione forzata di forme di lavoro nuove ma attese da tempo (come quello da remoto), accelerando il processo sempre più necessario di digitalizzazione e di automazione. Se il mondo lavorativo cambia a velocità vertiginosa, la formazione non sembra tenere il passo. Spesso mancano le competenze, a volte sono invece superate. Proprio per questo, il Fondo Nuove Competenze, dopo i riscontri positivi ottenuti, è stato prorogato per un arco di tempo più lungo, fino al 30 giugno prossimo. Nel tempo, la dotazione del Fondo è stata portata a 730 milioni di euro, rispetto ai 230 iniziali: 500 sono stanziati per l’anno in corso. Con il Fondo è stato attivato uno strumento inedito, in quanto, come accennato, puntando sulla formazione e riqualificazione delle risorse, ha una connotazione fortemente attiva e si pone quale misura alternativa alla Cassa Integrazione, con benefici quindi sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori. In altre parole, l’orario di lavoro potrà essere rimodulato per consentire ai dipendenti la frequenza di corsi formativi i cui costi per le aziende, grazie all'intervento del Fondo, saranno a carico dello Stato. Inoltre, non ci sarà alcuna riduzione della retribuzione per i lavoratori rispetto ai consueti meccanismi della Cassa Integrazione. Per accedere al Fondo e ottenere il rimborso delle ore di lavoro per i corsi di formazione, sono previste due importanti novità per i datori di lavoro interessati: entro il 30 giugno 2021 devono sottoscrivere gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori; entro la stessa data devono inoltre presentare all’Anpal le domande di accesso al Fondo. In sede di presentazione degli accordi dovranno riportati e descritti i seguenti contenuti: le innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa; i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze a seguito delle innovazioni; l’adeguamento formativo necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati con eventuale conseguimento di una qualificazione di almeno livello EQF 3 o 4; la previsione dei progetti formativi; il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento; il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per sviluppo delle competenze. I progetti formativi dovranno individuare le modalità per il raggiungimento di questi obiettivi. Presso il sito di Anpal è presente una sezione con le Faq relative al Fondo: imprese e datori di lavoro devono trasmettere le istanze di contributo attraverso il servizio Fondo nuove competenze, accedendo a MyAnpal, con le credenziali Spid, dal menu “Servizi attivi”. Per ulteriori richieste di chiarimento è possibile scrivere all'indirizzo mail fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it.
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