Identità digitale Europea: primo accordo fra Consiglio Europeo e Parlamento Europeo
Per assicurare un accesso sicuro e senza problemi a servizi pubblici transfrontalieri, la presidenza del Consiglio Europeo e i rappresentanti del parlamento europeo hanno raggiunto un provvisorio accordo sugli elementi core della struttura della nuova Identità digitale Europea (eID), un portafoglio digitale di livello comunitario con il quale ogni cittadino avrebbe la possibilità di interagire con le istituzioni statali estere (in UE) senza alcun tipo di problema. Nella pratica, si tratterebbe di un'applicativo smartphone da utilizzare per loggarsi nei siti della PA, firmare digitalmente e usufruire dei servizi pubblici, sia in Italia che all'estero.
Uno dei principali obiettivi che ha spinto questa revisione è di dare a cittadini e altri residenti un mezzo di identificazione che abbia gli stessi parametri ovunque. La eID, se fosse approvata, sarebbe un mezzo di identificazione valido esattamente come un’ordinaria carta d’identità o una tessera sanitaria. Altro tema legato alla eID sarebbe la firma digitale: essa acquisirebbe a livello europeo la stessa validità di una firma su carta, e sarebbe totalmente gratuita per le persone fisiche.
La revisione del regolamento sull’identità digitale è stata importante: ha ridefinito l’importanza dei diversi fattori nel costituire l’eID, privilegiando la maggiore accessibilità del servizio, in modo che, entro il 2030, almeno l’80% della popolazione abbia la possibilità di usufruirne, come da accordi già stabiliti.
La riforma si inserisce in un momento di fruttuosi dialoghi all'interno dell'UE sul tema digitalizzazione: ieri 28 giugno è stato raggiunto un accordo fra parlamento e consiglio europeo riguardante la digitalizzazione delle procedure giudiziarie transfrontaliere: le nuove regole, una volta adottate, miglioreranno le procedure giudiziarie transfrontaliere e permetteranno di:
consentire alle parti e ad altre persone interessate di partecipare a udienze civili, commerciali e penali tramite videoconferenza o altre tecnologie di comunicazione a distanza
Istituire un punto di accesso elettronico europeo attraverso il quale le persone fisiche e giuridiche possono presentare richieste, inviare e ricevere informazioni rilevanti e comunicare con le autorità competenti
accettare comunicazioni e documenti elettronici da persone fisiche e giuridiche
riconoscere documenti con firme o sigilli elettronici
promuovere il pagamento delle spese mediante mezzi elettronici.
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