Illegittimo l'utilizzo dei dati biometrici degli studenti nel corso degli esami a distanza
Con la recente sentenza n. 12967/2024 la Corte di Cassazione ha confermato il provvedimento del Garante relativo all'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale per accertare eventuali scorrettezze da parte degli studenti nel corso degli esami a distanza.
In particolare, nel caso esaminato dalla Suprema Corte, il software utilizzato dall'università catturava immagini e video dei momenti un cui si verificavano comportamenti insoliti e/o sospetti, che tenevano gli studenti nel corso degli esami a distanza.
Al termine dell'esame il software elaborava un video in cui inseriva degli allert in merito a possibili scorrettezze affinchè il docente potesse valutare se oggettivamente lo studente avesse commesso una scorrettezza in sede d'esame.
Secondo la Corte di Cassazione il ricorso alle tecnologie sopra evidenziate non rispettava i principi di leceità, necessità e proporzionalità sanciti dalla normativa di riferimento e più volte richiamati anche dal Garante Italiano.
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