Imprese e consumatori, gli indici in sostanziale tenuta
A gennaio, flette l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 101,1 a 100,7) mentre quello delle imprese aumenta (da 87,7 a 87,9). Per l’indice di fiducia dei consumatori: il clima personale passa da 107,0 a 106,5, il clima futuro da 105,3 a 103,2, il clima economico da 83,5 a 83,4 e il clima corrente da 98,3 a 99,0. Invece, per le imprese, la fiducia peggiora nel settore manifatturiero (da 96,0 a 95,1) e nel commercio al dettaglio (da 88,2 a 87,9), aumenta nei servizi di mercato (da 78,4 a 82,0) e nelle costruzioni (da 136,0 a 138,0). In relazione alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini ma sia i giudizi sulle scorte di prodotti finiti sia le aspettative sulla produzione sono in peggioramento. Nel settore delle costruzioni i giudizi sugli ordini si deteriorano rispetto al mese scorso mentre le attese sull’occupazione sono in aumento. Per quanto attiene ai servizi di mercato, tutte le componenti dell’indice di fiducia sono in miglioramento. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell’indice è dovuta al peggioramento dei giudizi sulle vendite e all’aumento del saldo delle scorte di magazzino; sono, invece, in deciso aumento le aspettative sulle vendite future. A livello di circuito distributivo, la fiducia cresce lievemente nella grande distribuzione mentre è in calo nella distribuzione tradizionale.
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