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Daniel Piscitelli

Imprese, polizza anti catastrofi Sace, garanzie per le infrastrutture

di Laura Serafini Il Sole 24 Ore , Estratto da “PRIMO PIANO”, 25 ottobre 2023, p.6


Il governo declina nella manovra la riforma delle garanzie Sace. Le misure a supporto della liquidità, introdotte nel 2020 a seguito della pandemia, non saranno prorogate dal prossimo primo gennaio.

Probabilmente passerà tutto in capo al fondo per le Pmi, forse estendendone l’accesso anche alle imprese di media dimensione e non solo alle piccole. La società controllata dal ministero per l’Economia diventerà, invece, l’abilitatore (in alternativa ai finanziamenti dello Stato a fondo perduto) degli investimenti di privati (a partire dai fondi) in «infrastrutture, anche a carattere sociale, dei servizi pubblici locali, dell’industria e ai processi di transizione verso un’economia pulita e circolare e la mobilità sostenibile, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione dei loro effetti, la sostenibilità e la resilienza ambientale o climatica e l’innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese».

Sempre nella manovra è stato introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare, entro fine 2024, polizze catastrofali, a pena di sanzioni da un minimo di 200mila fino a un massimo di 1 milione di euro. E ancora: è stato introdotto l’obbligo per le compagnie del ramo di vita di creare un fondo assicurativo di garanzia che funzionerà come il fondo di garanzia dei depositi bancari, coprendo fino a 100 mila euro gli aventi diritto a prestazioni assicurative.

La costituzione di questi fondi, già al vaglio della vigilanza europea e di Bruxelles, è stata accelerata dopo il salvataggio di Eurovita. Tornando alle nuove garanzie Sace la copertura pubblica, che può arrivare al massimo al 70% del finanziamento, ha l’obiettivo di «supportare gli investimenti infrastrutturali e produttivi realizzati in Italia, anche in ambiti caratterizzati da condizioni di parziale fallimento di mercato e di livelli subottimali di investimento, connessi alla elevata rischiosità anche associata a esposizioni di medio-lungo periodo, all’uso di tecnologie innovative o alla limitata offerta di prodotti finanziari». Il sistema appare pensato per mettere un argine alla spesa pubblica per investimenti, anche se secondo alcuni quello è il debito buono. Sebbene le garanzie abbiano comunque un costo per lo Stato, perché va accantonata una percentuale rispetto al finanziamento, l’aspetto interessante è l’effetto leva che la garanzia può innescare. Non è da escludere che un simile impianto un domani, qualora società come le Ferrovie fossero privatizzate, possa tornare utile per finanziare tratte o opere non molto redditizie.

La norma prevede che le garanzie siano rilasciate a banche, istituzioni finanziarie, ma anche ad assicurazioni e «sottoscrittori di prestiti obbligazionari, cambiali finanziarie, titoli di debito e altri strumenti finanziari partecipativi e non convertibili anche di rango subordinato» e possano avere una durata massima di 25 anni. Questo tipo di garanzia può essere rilasciata fino al 2029; la manovra prevede impegni massimi nel periodo per 60 miliardi, di cui 10 miliardi al massimo nel 2024. La copertura finanziaria, di cui non viene definita l’entità, viene indicata nel fondo già istituito per la liquidità nel 2020 e alimentato anche dai premi raccolti da Sace. Viene rifinanziata anche la già esistente garanzia Green nel 2024, con un tetto massimo di impegni pari a 3 miliardi; la copertura si ferma al 50% se le garanzie sono rilasciate «in relazione a fideiussioni, garanzie e altri impegni di firma, che le imprese sono tenute a prestare per l’esecuzione di appalti pubblici e l’erogazione degli anticipi contrattuali». Tornando, invece, sulle polizze catastrofali, l’introduzione dell’obbligatorietà è una vera innovazione in Italia. Un passo quasi inevitabile per abbassare il costo dei premi: è il principio della mutualità, più soggetti ci sono a versare premi, più basso diventa il costo della polizza. La norma prevede che Sace possa controgarantire le compagnie, con una copertura fino al 50% degli indennizzi e per un ammontare «non superiore a 5 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026».

LE NOVITÀ

1 coperture Garanzie a 25 anni per le infrastrutture Sulle nuove garanzie Sace la copertura pubblica, che può arrivare al massimo al 70% del finanziamento, ha l’obiettivo di supportare gli investimenti infrastrutturali, con una durata massima di 25 anni 2 ambiente Garanzia Green Sace rifinanziata nel 2024 Rifinanziata la già esistente garanzia Green nel 2024, con un tetto massimo di impegni pari a 3 miliardi; la copertura si ferma al 50% se le garanzie sono rilasciate «in relazione a fideiussioni e garanzie» 3 le tutele Imprese, obbligo polizze catastrofali Nella manovra è stato introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare, entro fine 2024, polizze catastrofali, a pena di sanzioni da un minimo di 200mila fino a un massimo di 1 milione di euro. 4 assicurazioni Polizze vita, nasce il fondo di garanzia Introdotto l’obbligo per le compagnie del ramo di vita di creare un fondo assicurativo di garanzia che funzionerà come il fondo di garanzia dei depositi bancari, coprendo fino a 100 mila euro gli aventi diritto


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