IT-Alert e dati personali, c'è violazione della privacy?
Di recente sono iniziati i test di IT-Alert, ovvero il sistema di allarme pubblico con cui la Protezione Civile potrà inviare sms ai telefonini situati in determinate aree geografiche interessate da gravi emergenze o catastrofi (es: terremoti, alluvioni, inondazioni, etc.). L'introduzione di questo strumento non è stata apprezzata da tutti e non mancano le critiche sollevate anche in tema privacy.
Tuttavia, risulta che già nel 2019 il Garante aveva dato il proprio nulla osta all'utilizzo di questi strumenti di allerta rivelando che: "le modalità di trasmissione prevista non comportano la conoscenza dei numeri di telefono dei terminali mobili e, conseguentemente, nemmeno dell'identità dei contraenti o utenti delle reti di comunicazione mobile cellulare".
Bisogna, tuttavia, evidenziare che tale sistema non è esente da problemi. Tra le più grandi paure di tutti gli operatori c'è quella di innescare un'improvvisa situazione di panico incontrollato, come accadde nel 2018 quanto la popolazione delle isole Hawaii fu gettata nel caos a causa di un messaggio che avvertiva di un incombente attacco missilistico.
Comments