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Iva: le novità del 2024

Immagine del redattore: Luca BrivioLuca Brivio


Nel 2024, l'ambito fiscale italiano ha registrato importanti modifiche nell'IVA, con aggiornamenti significativi che spaziano dalle variazioni delle aliquote per alcuni prodotti alla fatturazione elettronica. Queste novità, pur non rappresentando cambiamenti radicali, hanno un impatto operativo rilevante, richiedendo una precisa comprensione per i contribuenti e gli operatori fiscali. Ecco i punti principali:

  1. Aliquote ridotte: Vengono ridefinite alcune aliquote IVA, incluso l'aumento dall'5% al 10% per alcuni alimenti destinati all'infanzia o all'igiene femminile. Vengono estesi i benefici dell'aliquota ridotta del 10% agli integratori alimentari. Tuttavia, non vengono riconfermate le agevolazioni per il gas, il teleriscaldamento e i pellet.

  2. Esenzione per la chirurgia estetica: È prevista un'esenzione fiscale per le prestazioni di chirurgia estetica, a condizione che vi sia un'attestazione medica che ne dimostri la natura sanitaria della prestazione.

  3. Fattura elettronica: Vengono introdotte diverse modifiche riguardanti la fatturazione elettronica, inclusa l'estensione dell'obbligo di emissione della fattura elettronica a tutti i contribuenti, compresi quelli minimi e forfettari. Vengono approvate nuove specifiche tecniche e vengono fornite proroghe per alcune prestazioni sanitarie in cui è vietata l'emissione della fattura.

  4. Apertura e chiusura partite IVA: Vengono introdotte misure simili a quelle esistenti per l'apertura della partita IVA anche per la sua chiusura. Si richiedono adempimenti o sanzioni nel caso in cui l'agenzia delle Entrate emetta comunicazioni relative alla cessazione della partita IVA.

  5. Tax free shopping: L'importo per il tax-free shopping viene ridotto a 70 euro per incentivare il turismo in Italia, permettendo agli esercenti al dettaglio di vendere beni senza applicare l'IVA.

  6. Acquisto di veicoli da San Marino e Città del Vaticano: Per l'acquisto e l'immatricolazione di veicoli provenienti da San Marino e Città del Vaticano, viene ora richiesto il versamento dell'IVA tramite F24 o la dimostrazione del pagamento dell'IVA in Italia.

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