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Daniel Piscitelli

L’ACCESSIBILITÀ DEI COMUNI ALLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO

Nell’ambito della Convenzione stipulata tra l’Istat e l’Autorità di Gestione del PON “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”, per il Progetto “Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche di coesione 2014-2020”, l’Istat diffonde nuovi indicatori statistici a livello comunale sull’accessibilità ai nodi infrastrutturali relativi a quattro tipologie di reti di trasporto: stradale, ferroviaria, marittima e aerea.


Lo studio dell’accessibilità è strettamente connesso al tema della perifericità/marginalità dei territori, concetti alla base delle strategie di policy e della pianificazione territoriale. Quindi, la maggiore o minore facilità di accesso ad una infrastruttura incide sulla qualità della vita per i cittadini e sulla competitività e produttività delle imprese.


L’accessibilità può essere declinata secondo diversi punti di vista. Il concetto generale che lega tutte le differenti misurazioni è che un punto/luogo è tanto più accessibile quanto più risulta facile da raggiungere. Ciò implica che la misura base per il calcolo di un indice di accessibilità è la distanza tra origine e destinazione, che misura anche il valore del costo dello spostamento.


Questo nuovo prodotto mette a disposizione dell’utenza un set di misure dell’accessibilità dei Comuni alle principali infrastrutture di trasporto, avendo come riferimento la geografia amministrativa al 1° gennaio 2021 (7.903 Comuni, di cui solo per il Comune di Roma si considerano i 15 Municipi). Le infrastrutture di trasporto considerate sono:

  • 258 stazioni ferroviarie con servizio passeggeri attivo in cui è presente un traffico di treni a lunga percorrenza (fonte Rete Ferroviaria Italiana, RFI, anno 2022);

  • 2.842 accessi alla rete autostradale (fonte TOM TOM, anno 2022);

  • 35 aeroporti per servizi commerciali (fonte Ente nazionale per l’aviazione civile, Enac, anno 2022);

  • 54 porti statistici con traffico passeggeri (fonte Istat, anno 2022).


Le distanze sono misurate in termini di tempi di percorrenza su grafo stradale TOM TOM.


Spostandosi lungo una scala di crescente complessità metodologica, sono state calcolate le seguenti misure di accessibilità:

  • Cost to closest. Misura il costo necessario, espresso in termini di tempo minimo di spostamento, affinché da una data origine possa essere raggiunta almeno una destinazione tra quelle selezionate.

  • Cluster accessibilità/prossimità. Un Comune (genericamente un territorio) può risultare più o meno accessibile sia per la minore o maggiore difficoltà a raggiungere una infrastruttura, sia per l’assenza di infrastrutture nelle vicinanze. Le due situazioni potrebbero implicare interventi di policy differenti: investimenti nel miglioramento della rete viaria per raggiungere le infrastrutture, nel primo caso, investimenti nella costruzione dell’infrastruttura nel secondo;

  • Indice di accessibilità da modello gravitazionale. Introduce un elemento di differenziazione delle infrastrutture considerando le quantità di servizi offerti dall’infrastruttura stessa. Tale modello definisce l’accessibilità come il potenziale delle opportunità, introducendo nell’analisi anche un aspetto comportamentale delle scelte effettuate.

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