la Cassazione interviene sul mobbing
La Corte di Cassazione con una recente sentenza ha affermato che le condotte di mobbing lavorativo possono essere ricondotte al reato di stalking quando siano tali da isolare e vessare il lavoratore, integrando uno degli eventi contemplati dall'art. 612 bis del c.p.. La Cassazione con la propria sentenza ricorda che affinché si configuri il reato di mobbing quindi è necessario che "i comportamenti datoriali siano il frutto di un disegno persecutorio unificante, preordinato alla prevaricazione. In tal senso, il mobbing può definirsi in termini di mirata reiterazione di plurimi atteggiamenti, convergenti nell'esprimere ostilità verso la vittima e preordinati a mortificare e a isolare il dipendente nell'ambiente di lavoro."
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