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La disciplina dei buoni pasto

La Cassazione una recente sentenza ha stabilito che "i buoni pasto non sono incompatibili con i permessi previsti per l'allattamento a condizione che il lavoratore che ne beneficia lavori più di sei ore". La sentenza ribadisce un suo indirizzo ormai consolidato: "il buono pasto, salvo diversa disposizione, non è un elemento della retribuzione "normale" concretandosi lo stesso in una agevolazione di carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente occasionale."

L'art 8 comma 1 del dlgs n. 66/2003 dispone infatti che: "Qualora l'orario di lavoro giornaliero ecceda il limite di sei ore il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa, le cui modalità e la cui durata sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro, ai fini del recupero delle energie psico-fisiche e della eventuale consumazione del pasto anche al fine di attenuare il lavoro monotono e ripetitivo."


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