Lavoro da remoto, Borgo Office è la nuova tendenza
Scegliere tra affascinanti aziende agricole nei borghi più incantevoli d’Italia che siano disponibili a ospitare gratuitamente i nomadi digitali, desiderosi di lavorare in smart working lontano dalle città. Offrire ai nuovi lavoratori agili la possibilità di trovare un ambiente ideale per il lavoro e allo stesso tempo andare alla scoperta delle bellezze turistiche, architettoniche ed enogastronomiche del nostro Paese. Sono queste le idee alla base della piattaforma Borgo Office, nata a gennaio 2021 con l’intenzione di fornire un sistema di smart working & farm supporting presso le aziende agricole situate nei borghi più belli d’Italia. L’idea resta dunque quella di combinare metodi lavorativi nuovi, declinati secondo le regole dell’innovazione e dei processi digitali – riunioni video, supporti tecnologici, conferenze in streaming – con modelli sostenibili a livello tanto economico quanto ambientale. Federico Pisanty, fondatore della piattaforma, ha raccontato: “Il progetto è nato durante la pandemia su impulso di un network con cui lavoriamo, perché noi siamo impegnati nel mondo del lavoro da circa 10 anni con progetti digitali. Da tantissimi partecipanti è arrivata la richiesta di poter lavorare da remoto in luoghi belli della natura. Partendo da questo impulso abbiamo cominciato a contattare alcuni agriturismi e, dopo un primo periodo di prova durato dall'estate fino alla fine del 2020, abbiamo dato ufficialmente il via alla piattaforma Borgo Office. Il funzionamento della piattaforma è semplice, articolato in pochi step. Collegandosi a Borgo Office occorre prima di tutto scegliere il borgo e l’azienda agricola sulla mappa o tra le proposte in evidenza; quindi passare in rassegna le opportunità contenute dalla località prescelta, vale a dire le smart working facilities dell’azienda agricola: il Wi-Fi, la stampante, la scrivania con una vista panoramica, i posti letto disponibili. Ancora, chi utilizza Borgo Office può addentrarsi nelle produzioni delle aziende agricole presenti, perché nella filosofia della piattaforma è insita anche una ricerca del consumo a chilometro zero, in una dimensione circolare e di basso consumo; a questo punto, l’utente può prenotare e iniziare il proprio periodo di smart working, scegliendo se soggiornare gratis e lavorando in una location d’eccezione, oppure sostenendo l’azienda acquistando un pacchetto di sostegno. Proprio le modalità di sostegno sono probabilmente l’aspetto peculiare dell’intero progetto. La filosofia di Borgo Office, infatti, si riconduce a modelli simili, i quali hanno dimostrato che – di fronte ad un regalo o a un gesto di gentilezza (nella fattispecie l’ospitalità gratuita) – la reazione più diffusa è il desiderio di sdebitarsi, con guadagni indotti per chi fa l’omaggio. A tale scopo sono stati agganciati ai soggiorni gratuiti i pacchetti di sostegno, che consentono, appunto, agli ospiti di sostenere economicamente l’azienda agricola. E a quest’ultima di generare un profitto, anche in virtù di possibili acquisti aggiuntivi dell’ospite durante il soggiorno e nel corso del tempo; e di promuovere con il passaparola la propria attività e i propri prodotti. Al momento Borgo Office comprende un’offerta di circa trenta strutture, prevalentemente agriturismi distribuiti dal Nord al Sud della Penisola, con alcune aree con maggior concentrazione, come la Toscana. L’obiettivo dei fondatori è raccogliere entro la fine dell’anno l’adesione di almeno cinquanta strutture selezionate tra quelle che spontaneamente si candidano attraverso il portale; strutture che devono rispondere a degli standard non solo qualitativi, ma anche di facility, perché tutte devono possedere in primis un’ottima connessione internet, requisito indispensabile, e anche postazioni di lavoro gradevoli. Del resto, il successo dell’iniziativa è testimoniato da due semplici fattori: il primo è che in questo momento, data l’alta quantità di richieste ricevute, la piattaforma dichiara che occorre, come si usa dire, mettersi in fila; la seconda è che Borgo Office intende aprirsi anche ai nomadi digitali europei, acquisendo una dimensione in grado di andare oltre i confini internazionali. Per questa ragione il sito offre una versione in lingua inglese, e del resto è nota l'attrattività che da sempre il clima e lo stile di vita del Belpaese esercitano verso gli altri paesi europei. La partenza della stagione primaverile inoltre, non ha fatto che aumentare le prenotazioni per questo genere di esperienze.
Comments