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Marcegaglia: "Gli aiuti Usa alle Imprese? Un Piano serio ma l'Europa è discriminata"

Daniel Piscitelli

In sala Depero parecchi i ragazzi in platea per assistere al doppio panel sugli aiuti di Stato americani alle imprese. Un Piano complesso che ammonta ad una cifra che va dai 370 miliardi di dollari al trilione di dollari. Incalzata da Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo Radio24, Emma Marcegaglia, presidente e amministratrice delegata Marcegaglia Holding e, in passato, presidente di Confindustria e di Eni, ha affermato: "E' un Piano efficace, pragmatico, serio. Ma discrimina l'Europa visto che i sussidi vengono dati alle imprese che producono in loco, negli Stati uniti". Ha replicato nel secondo panel, condotto da Maristella Vicini, ceo di Isea, Daniel S.Hamilton, in passato vicesegretario Usa per gli affari europei: "Il Piano è un esempio di serietà. Si tratta di sconti e crediti fiscali".

Marcegaglia ha proseguito: "Lo scenario globale è in cambiamento nella direzione della transizione energetica. L'Europa è partita bene ma poi ci sono stati dei problemi. Il Piano Usa l'ha risvegliata ma la risposta è stata parziale e facciamo fatica". Richiesta di un parere sui soldi del Pnrr che non si riescono a spendere Marcegaglia ha affermato che "si diano crediti di imposta a famiglie e imprese che investono nella transizione ecologica". Hamilton ha affermato che "Usa ed Europa devono discuterne senza litigare". Per Fabrizia Lapecorella, vicesegretaria generale Ocse "la sfida climatica è senza confini. Coinvolge tutto il mondo, non solo Usa ed Europa. Fortunatamente, per la transizione verde sono tornate in campo le politiche industriali che mancavano da tempo. Secondo Maria Demertzis, vicedirettrice del think tank Bruegel, "su questo tema l'alleanza transatlantica è preziosa ma non è sufficiente. E' necessario coinvolgere tutti i Paesi del mondo".




Fonte: Festival Economia 2023

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