NelsenIQ: consumi stabili e poca inflazione
Il Linkontro 2024, un evento chiave per l’industria del largo consumo confezionato, ha evidenziato un stallo dei consumi in Italia. Romolo De Camillis, direttore Retail di NielsenIQ, ha riferito che ad aprile le vendite sono calate dello 0,9%, mentre il valore è cresciuto di due decimi di punto. Nel 2023, la spesa delle famiglie per i prodotti di largo consumo e hi tech è stata di 187 miliardi, con un incremento del 5,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il settore hi tech ha visto un calo dell’1,1%.
Durante il primo trimestre del 2024, la spesa per prodotti del largo consumo confezionato e hi tech è stata di 45,8 miliardi, con un leggero aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nonostante l’inflazione a doppia cifra registrata a febbraio, il largo consumo ha mostrato un incremento del 3% a valore. La crisi dei consumi ha colpito particolarmente l’industria di marca, con i primi 20 produttori che hanno registrato un calo dello 0,7% a valore delle vendite e un decremento del 3,5% nelle confezioni vendute. Al contrario, la Marca del distributore (Mdd) ha visto una crescita dello 0,8% sia a valore che a volumi, grazie alla stabilità dei prezzi e alla domanda per prodotti “primo prezzo” più economici.
Il direttore di NielsenIQ ha sottolineato l’esistenza di due gruppi di consumatori: famiglie con figli con redditi in calo e famiglie meno giovani senza figli che cercano prodotti premium, bio e salutistici. La crisi dei beni durevoli si è aggravata, con un calo quasi del 4% a 14,7 miliardi. Enzo Frasio, amministratore delegato di NielsenIQ e Gfk, ha notato che, nonostante due anni di crescita a doppia cifra, il mercato è ora saturo e non si prevede un rimbalzo delle vendite durante gli eventi sportivi come le Olimpiadi e gli Europei di calcio.
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