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Immagine del redattoreLuca Baj

Poste: in prima linea alla lotta contro la violenza sulle donne

Poste Italiane scende in prima linea alla lotta contro la violenza sulle donne, sia fisica che psicologica. L’azienda, attraverso una nota, ha comunicato che “Poste sostiene le comunicazioni del dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la violenza sulle donne ed è al fianco nelle iniziative di sensibilizzazione”. Per questo “sui monitor dei 7000 sportelli Postamat Atm sono visibili i messaggi istituzionali, il numero verde e l'app 1522 per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, stalking e maltrattamento”. Poste Italiane “ha da tempo sottoscritto un protocollo di intesa con il ministero per le Pari opportunità che prevede la realizzazione di iniziative in grado di rendere più efficaci e incisive le campagna di comunicazione promosse e realizzate dal dipartimento, al fine di consentirne una capillare diffusione sul territorio nazionale ed in tal modo Poste concorre alla promozione dei principi di pari opportunità, di contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione coerentemente con il suo ruolo di azienda socialmente responsabile”. Sempre nella nota si legge che l’azienda “prosegue nella realizzazione del proprio piano di attività in materia di sostenibilità che prevede, tra l'altro, iniziative di sostegno al reinserimento lavorativo di donne in uscita dalle case rifugio, avviate a dicembre scorso con la Rete D.i.Re e l'associazione di volontariato Telefono Rosa”. L’attenzione viene poi posta “dal gruppo alle politiche di parità: è risultata tra le aziende europee che vantano un punteggio più elevato dell'indice di diversità di genere (Gender diversity index, GDI) fra i maggiori gruppi del listino Stoxx Europe 600 per la presenza femminile in posizioni di responsabilità, secondo quanto emerso dall'analisi dell'organizzazione European Women on Boards. La ricerca conferma il peso e il ruolo assunto delle donne in Poste Italiane a tutti i livelli, testimoniata da una presenza pari al 55% della forza lavoro complessiva (69.000 unità), e dal fatto che il 59% degli oltre 12.800 Uffici Postali è affidato alla guida di una donna”.

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