Superecobonus: pensati davvero per le piccole imprese?
Soprattutto negli ultimi tempi il tema dei super ecobonus sono all’ordine della giornata. Ma siamo sicuri che siamo misure di sostegno adottabili da tutti i tipi di impresa? sia da quelle grandi che da quelle piccole? La risposta desta molti dubbi per quanto riguarda l’utilizzo che ne possono fare le piccole imprese. Quando parliamo di super ecobonus parliamo di tutto quelle misure di sostegno che vanno dal super ecobonus al 110% per le ristrutturazione della casa all’agevolazione dei progetti legati all’economia circolare o al codice dei contratti pubblici. Prendiamo ad esempio la legge 180 del 2011, pensata appunto per l’avvio delle nuove imprese. Invece secondo la denuncia di Cna, associazione nazionale degli artigiani, alla prova dei fatti gli ultimi strumenti varati per il rilancio dell’economia, sono pensati solo per le grandi imprese. E ancora, il super ecobonus sulle ristrutturazioni immobiliari che può portare un rimborso fino al 110% per il contribuente è pensato per la piccola impresa realizza il lavoro? Alla fine sarà il piccolo imprenditore a rimetterci perché al momento del pagamento il committente vorrà dare solo la metà dell’importo essendo l’altra metà detraibile, avvalendosi quindi per la metà dello sconto in fattura. In questo momento l’artigiano dovrà recarsi in banca per cedere il credito equivalente allo sconto in fattura, ma ovviamente non a costo zero ma ad un costo pari al 10 per cento della somma detraibile. Un altro esempio è l’economia circolare. Dopo aver pensato al progetto da realizzare, il piccolo imprenditore procede all’inoltro della pratica all’amministrazione pubblica per ottenere il finanziamento agevolato previsto per i progetti di economia circolare. Dove sta la “fregatura”? nel tetto limite imposto dalla normativa, fissato a 500 mila euro, un importo spropositato per le piccole imprese. E così il progetto della piccola impresa rimane escluso dal finanziamento agevolato.
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