É entrato in vigore il DATA ACT per regolamentare il diritto alla portabilità di dati personali e non
Lo scorso 11 gennaio 2024 è entrato in vigore il DATA ACT, ovvero il regolamento europeo che ha per oggetto la portabilità dei dati non personali.
Si tratta di una normativa pensata per disciplinare l'accesso ai dati e il diritto alla portabilità degli stessi sopratutto quando questi sono generati da dispositivi IoT.
Il legislatore ha sentito la necessità di armonizzare l'utilizzo spropositato di dati che negli anni ha interessato i dispositivi smart come gli smart home, smartwatch o gli stessi smartphone.
Infatti, secondo l'Unione Europea il volume di dati che circolano è in costante aumento e secondo una stima nel 2025 arriveranno ad occupare 175 zetabyte, creando un volume d'affari globale intorno agli 11.000 miliardi di dollari.
L'obbiettivo del Data Act è quello di connettere l'accesso ai dati tra più soggetti salvaguardando sia l'utente, sia l'impresa che ha necessità di utilizzarli. In questo il legislatore ha voluto tutelare anche le PMI cercando di armonizzare il mercato e creare per loro un accesso sicuro al mercato digitale.

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