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Immagine del redattoreLuca Baj

Bce, tassi invariati e avanti con la ripresa

La Banca Centrale Europea guidata dalla presidente francese Christine Lagarde, lascia i tassi invariati, spingendo sugli acquisti di titoli anti-Covid (Pepp) e dichiarando l’ampio stimolo monetario ancora necessario per il superamento della crisi. Il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Confermato quindi il Qe pandemico a 1350 miliardi di euro con prospettiva di durata almeno fino a giugno 2021 ma in maniera flessibile nel tempo, per classi di asset e fra le giurisdizioni. La Bce reinvestirà i titoli acquistati nell'ambito del Pepp fino almeno al 2022, mentre gli acquisti effettuati nell'ambito del normale Qe proseguiranno al ritmo di 20 miliardi di euro al mese. Nel consueto incontro con i giornalisti al termine del Consiglio direttivo della Bce Lagarde ha anche auspicato che i Paesi possano rapidamente trovare un'intesa sui sostegni economici messi a punto per sostenere l'emergenza, relativamente ai Recovery Fund, fermamente inserito in solide politiche strutturali concepite e realizzate a livello nazionale, cioè le riforme. Inoltre Lagarde ha spiegato che le riforme possono contribuire a una ripresa più forte, veloce e uniforme e che politiche strutturali mirate sono particolarmente importanti per ringiovanire le nostre economie, con l'accento sugli investimenti in aree prioritarie come il green e la transizione digitale. Dello stato dell’economia dell’Europa, la presidente Bce ha spiegato che gli ultimi dati segnalano un recupero dell'attività economica nell'area euro dopo i crolli legati alla pandemia da Covid-19 anche se il livello dell'attività resta ben inferiore a prima della crisi sanitaria. Anche dopo il lockdown, la presidente della Bce evidenzia come si è potuto osservare un recupero significativo ma diseguale e che l'outlook resta altamente incerto. Intanto da domani parte il Consiglio europeo e sarà affrontata anche la delicata situazione del Recovery Fund, che non ha ancora unito i Paesi sulla misura. E mentre il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è fiducioso che si troverà l'intesa in tempi brevi, il presidente olandese Mark Rutte gela l'Italia individuando la possibilità di trovare l'accordo sotto il cinquanta per cento, mentre Angela Merkel, cancelliera tedesca, rimane addirittura pessimista. A introdurre il vertice il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli che, richiama tutti a grande responsabilità.

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