Europa, unione di politica monetaria e fiscale
Mentre in Italia si sviluppano programmi e progetti per il Paese, soprattutto venuti fuori dalla task force guidata da Colao e dal confronto durante gli Stati generali dell’economia tra il premier Giuseppe Conte con le parti sociali e gli attori economici del Paese, arriva l’annuncio, durante l’intervento al Northern Light Summit, di Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea,che considera superato il momento peggiore della crisi. Precisa però che restano presenti timori per un'eventuale seconda ondata dell'epidemia di coronavirus. Il clima di incertezza resta particolarmente alto e la ripresa si presenta complessa e disomogenea, legata all'evoluzione della situazione sanitaria nei diversi Paesi. Molti settori economici, ha sottolineato la numero uno dell'Eurotower, usciranno trasformati dalla crisi. Non torneremo al precedente status quo, ha detto, riferendosi ad alcuni settori economici che saranno colpiti forse irrimediabilmente. In particolare le industrie aeree, le industrie dell’ospitalità, le industrie dell’intrattenimento usciranno da questo processo di recupero n modo diverso e alcuni di loro saranno probabilmente irrimediabilmente feriti. L'attuale situazione, ha proseguito, è peggiore di quella registrata durante la crisi del 2008, ma questa volta, ha concluso, la politica monetaria e la politica fiscale stanno lavorando insieme. La Bce, assieme alle altre banche centrali globali, si è detta ancora una volta pronta a una risposta imponente di fronte alla crisi economica innescata dal Covid, incluso un allargamento ulteriore degli asset accettati come garanzie a fronte della liquidità erogata. Da qui anche la conferma per il piano PEPP per affrontare la crisi. La Bce ha anche sottolineato che la crisi non è stata ancora superata, il capo economista Lane ha sottolineato di essere prudenti e non lasciarsi andare a facili ottimismi grazie ai recenti dati macroeconomici e alla validità del PEPP come strumento principale per affrontare il momento. Inoltre, l’istituto ha anche lanciato Eurep, un nuovo strumento di backstop, le aste di rifinanziamento dell’eurosistema per banche centrali fuori dall’Eurozona. L’obiettivo è garantire loro linee di rifinanziamento precauzionali in euro. L’Eurep, mira a soddisfare eventuali necessità di liquidità in euro in caso di malfunzionamenti del mercato, cioè titoli di debito denominati in euro emessi da Governi dell’eurozona o istituzioni sovranazionali.
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