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Immagine del redattoreLuca Baj

La crisi alle porte e l’appello dei grandi

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, durante la riunione del Consiglio direttivo, conferma la linea intrapresa precedentemente, lasciando il tasso di interesse allo 0,00%, e continuando gli acquisti nell’ambito del programma di acquisto di emergenza in caso di pandemia (PEPP) che ha una dotazione di 1.350 miliardi di euro. Acquisti confermati anche per gli asset (APP) a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Continuano anche le operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO III), che rimane una fonte interessante di finanziamento per le banche, per sostenere i prestiti bancari alle imprese e alle famiglie. Inoltre, il consiglio direttivo della Bce, continuerà a fornire ampia liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento, per sostenere la ripresa economica dell’Eurozona e arginare la crisi diventata sempre più grave a causa della nuova ondata da Covid-19. La presidente dell’Eurotower, durante la conferenza stampa ha dichiarato che le prospettive economiche sono influenzate dalla pandemia e il recupero dell’economia dell’estate è sotto pressione e sta producendo un netto deterioramento nelle prospettive a breve termine, soprattutto per il settore dei servizi. Il ritorno del virus, secondo Lagarde, presenta nuove sfide, pesa sugli investimenti delle imprese e induce i consumatori ad essere più cauti. Infine, nel prossimo Consiglio direttivo del 10 dicembre, saranno valutate le dinamiche della pandemia, le prospettive di lancio dei vaccini e gli sviluppi del tasso di cambio. Sulla base del nuovo ciclo di proiezioni macroeconomiche ci sarà una rivalutazione approfondita delle prospettive economiche e dell’equilibrio dei rischi. Da qui, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno, per rispondere alla situazione in evoluzione e per garantire che le condizioni di finanziamento rimangano favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sulla direzione prevista dell’inflazione. Purtroppo il discorso di Lagarde preoccupa, la presidente ha evidenziato come si vedono cupe prospettive future per l’Europa, oltre ad una perdita di slancio economico più rapidamente del previsto, peggiorando i dati della produzione nell’ultimo trimestre dell’anno. In effetti, l’economia della zona euro sembra destinata a segnare una nuova contrazione nel quarto trimestre dell’anno in corso. Pesa l’impennata della curva epidemiologica di coronavirus che spinge i Governi ad implementare nuove misure restrittive, che impattano sulle attività commerciali e produttive. Da qui, l’allarme in Europa per i contagi che sembrano fuori controllo. E mentre in Ue si riscontra anche l’assenza di una politica sanitaria comune, il cancelliere tedesco Angela Merkel lancia un appello ai 27 Stati membri, un vero e proprio monito, dicendo che tutti i Governi non sono riusciti a intervenire abbastanza rapidamente per arginare l’epidemia. Il costo di un secondo lockdown pesa sulle economie europee già danneggiate, e i Paesi dell’UE, con più di 210.000 persone morte da Covid-19 e circa 6,5 milioni di infettati, si ritrovano a fare i conti con le gravi conseguenze economiche, di miliardi di euro, imponendo un’azione armonizzata da parte degli Stati membri.

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