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Immagine del redattoreLuca Baj

Cerved, uno studio sulle città dopo il Covid-19

Secondo uno studio realizzato da Cerved per Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani, in cui si valuta l'andamento di oltre 1.600 settori produttivi sulle imprese delle 14 città metropolitane italiane, Torino, Venezia, Genova e Cagliari sono le città metropolitane che risentiranno di più delle conseguenze dell’emergenza sanitaria, dovuto alla sofferenza di settori importanti nella loro economia: automotive, turismo, trasporto marittimo e raffinazione petrolifera. Invece, Catania, Bari, Bologna e Milano, saranno meno esposte alle perdite, sia in uno scenario migliore che in uno scenario peggiore. Secondo la ricerca, le città metropolitane potrebbero subire nel prossimo biennio una perdita di fatturato dai 244 ai 320 miliardi di euro, quasi la metà del totale nazionale, e in parte dipenderà dall'evoluzione del contagio e dal focus che avrà l'economia locale. Nel caso di scenario migliore, perderebbero quest'anno l'11,8% dei ricavi (la media italiana è -12,7%), con un rimbalzo nel 2021 del 10,2% mentre i fatturati del 2019 erano -2,8%; nello scenario peggiore, la caduta dei ricavi sarebbe maggiore (-16,4%), anche se sempre inferiore alla media (-18,0%), e con un gap più ampio rispetto al 2019 (-4,3%). La città più colpita quest’anno è Torino, con un calo dei ricavi del 14,4% in uno scenario migliore e del 20,2% in quello peggiore, seguita da Venezia (13,8% e 19,2%), Genova (12,5% e 17,9%) e Cagliari (12,4% e 18,2%), poi Messina (-12,4% e -17,7%), Napoli (-12% e -17,5%), Firenze (-12% e -17,2%) e Palermo (-12% e -17,1%).

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