Ambiente di lavoro, sicurezza diritto fondamentale OIL
Consegnato dal Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni unite e le altre Organizzazioni internazionali a Ginevra, Ambasciatore Grassi, nelle mani del Direttore Generale dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) Gilbert F. Houngbo, lo strumento di ratifica riferito alle due Convenzioni dell’OIL sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (legge 8 giugno 2023, n. 84). Soddisfazione è stata espressa dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone: "Il risultato raggiunto con la ratifica delle Convenzioni 155 e 187 dell’OIL conferma, ancora una volta, l’impegno dell’Italia nell’affermazione di un diritto fondamentale a garanzia di luoghi di lavoro sani e sicuri per tutti. Ciò è ancora più importante se si considera che recentemente il principio di un ambiente di lavoro sano e sicuro è stato incluso tra i principi e i diritti fondamentali OIL sul lavoro". In particolare, la Convenzione OIL n. 155 del 1981, sulla salute e la sicurezza dei lavoratori (con il relativo Protocollo del 2022) definisce i princìpi di una politica nazionale incentrata sulla prevenzione. Chiede agli Stati di adottare un quadro coerente di leggi, regolamenti e prassi, anche con riferimento ai macchinari e alle attrezzature e sostanze per uso professionale, e di coinvolgere le organizzazioni rappresentative nella definizione delle politiche in materia. La Convenzione definisce inoltre gli obblighi delle imprese nei luoghi di lavoro con riferimento ai macchinari, alle attrezzature e ai processi di lavoro, ma anche alla collaborazione fra rappresentanti dei lavoratori e datori di lavoro nell’ambito della sicurezza e dell’igiene. La Convenzione n. 187 del 2006 sul quadro promozionale per la sicurezza e la salute sul lavoro invece fornisce ulteriori indicazioni su come sviluppare una politica nazionale in materia di prevenzione e su come avviare un circolo virtuoso di miglioramenti basato sulla revisione periodica delle politiche e delle misure adottate. Si prevede un organismo responsabile, meccanismi ispettivi e servizi di informazione e consulenza.
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