Bulgaria: PE chiede rispetto incondizionato dei valori dell'UE
- Luca Baj
- 15 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
I deputati chiedono alle autorità bulgare di garantire che i principi della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali "siano rispettati appieno e senza condizioni".
Nella risoluzione non legislativa, adottata giovedì con 358 voti favorevoli, 227 contrari e 56 astensioni, i deputati esprimono il loro “inequivocabile sostegno alle legittime richieste del popolo della Bulgaria e alle aspirazioni che esso nutre in materia di giustizia, trasparenza, assunzione di responsabilità e democrazia". Inoltre, condannano “l'intervento violento e sproporzionato della polizia”, in particolare per il presunto uso della forza contro donne, minori e giornalisti, così come "gli audit illeciti ed eccessivi" nelle imprese private che sostengono le proteste.
Valori europei in pericolo
NeI testo, si rileva un "deterioramento significativo nel rispetto dei principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali, in particolare per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri, la lotta alla corruzione e la libertà dei media". Inoltre, i deputati sono preoccupati dalle persistenti questioni sistemiche nel settore giudiziario, in particolare per l'assenza di meccanismi efficaci per la responsabilità o il funzionamento dei controlli sull’operato del Consiglio superiore della magistratura e il procuratore generale e sul bilanciamento dei poteri.
Tra le altre preoccupazioni dei deputati figurano:
la riforma costituzionale, che dovrebbe essere in linea con gli standard internazionali
le possibili modifiche alla legge elettorale in prossimità delle prossime elezioni parlamentari
gli atti legislativi adottati troppo frettolosamente
le indagini senza risultati tangibili sulla corruzione ad alto livello
lo stato dei diritti fondamentali, ad esempio per quanto riguarda le espressioni di odio, la discriminazione sessuale e di genere, i diritti di Rom e richiedenti asilo.
Libertà dei media e fondi UE
I deputati condannano le campagne diffamatorie e le violenze contro i giornalisti e si dicono profondamente preoccupati dal deterioramento della libertà dei media, della trasparenza e della mancanza di diversità nella proprietà dei media. Temono che i fondi dell'UE vengano assegnati in via preferenziale ai mezzi di comunicazione favorevoli al governo.
Inoltre, è necessario che il governo bulgaro garantisca un controllo più rigoroso delle modalità di spesa dei fondi dell'Unione e affronti immediatamente i sospetti secondo cui il denaro dei contribuenti viene utilizzato per arricchire i circoli vicini al partito al potere.
Citazione e dibattito
Il relatore Juan Fernando López Aguilar (S&D, ES) ha dichiarato: "Stato di diritto significa separazione dei poteri, ma le accuse di corruzione giudiziaria e i procedimenti giudiziari di natura politica proliferano. Significa libertà dei media, ma assistiamo a una crescente influenza del governo sui media pubblici e all'applicazione del clientelismo nei confronti dei media privati. Significa sostenere i diritti civili, ma stiamo assistendo alla brutalità della polizia e alla soppressione dei diritti delle minoranze".
Per rivedere il dibattito di lunedì cliccare qui (19.39 circa)
Contesto
Le proteste in Bulgaria sono scoppiate il 9 luglio, con manifestanti che chiedevano le dimissioni del Primo ministro Boyko Borissov e del procuratore capo Ivan Geshev, sulla base delle accuse di corruzione e di appropriazione dello Stato.
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