Commercio estero, import +4,3% ed export -2,1% e saldo a +4.737 milioni di euro
A dicembre, si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue, un calo congiunturale per le esportazioni (-2,1%) e un aumento per le importazioni (+4,3%). La flessione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo non durevoli (+5,8%), ed è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-27,3%) e beni strumentali (-3,9%). Dal lato dell’import si rilevano aumenti congiunturali diffusi, tranne che per l’energia (-1,1%). Nel trimestre ottobre-dicembre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce dello 0,5%; l’aumento è marcato per energia (+29,9%), mentre si registra un calo per i beni strumentali (-7,1%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 7,8%, cui contribuiscono soprattutto gli incrementi degli acquisti di energia (+23,0%) e di beni di consumo non durevoli (+12,8%). A dicembre 2021, l’export cresce su base annua del 12,6%. L’aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente elevato per energia (+63,9%). L’import segna una crescita tendenziale del 45,8%, anch’essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+115,6%). La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +4.737 milioni, in calo rispetto a dicembre 2020 (+7.972). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici diminuisce in misura contenuta: da +9.962 milioni per dicembre 2020 a +9.291 milioni per dicembre 2021. A dicembre 2021 si rilevano aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue; i più ampi riguardano Stati Uniti (+32,5%), i paesi OPEC (+32,0%), Turchia (+24,3%) e Russia (+14,2%). Diminuiscono le vendite verso Regno Unito (-11,4%), paesi ASEAN (-7,6%) e paesi MERCOSUR (-3,8%). Gli acquisti da India (+70,2%), paesi MERCOSUR (+61,9%), Russia (+58,6%), paesi OPEC (+53,1%), paesi ASEAN (+52,5%) e Cina (+51,8%) registrano incrementi tendenziali particolarmente elevati. Le importazioni dal Regno Unito (-30,0%) risultano in forte calo.
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