Commercio internazionale, in calo l’import e l’export
A dicembre 2020, entrambi i flussi commerciali con l’estero segnano un andamento negativo, per l’export (-3,8%) e per l’import (-1,1%). La diminuzione dell’export è dovuta al calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-3,9%) e verso l’area Ue (-3,7%). Nell’ultimo trimestre del 2020, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce del 3,3%, trainato soprattutto dalle maggiori vendite di beni strumentali e beni intermedi. Nello stesso periodo, l’import aumenta del 4,3%. Nell’ultimo mese dell’anno, l’export registra una crescita tendenziale del 3,3% (da +1,1% di novembre), dovuta all’aumento delle vendite verso i mercati extra Ue (+4,1%) e verso l’area Ue (+2,4%). L’import invece flette del -1,7% soprattutto per il calo degli acquisti dall’area extra Ue (-3,2%). Tra i settori che contribuiscono all’aumento dell’export si segnalano metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+21,8%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+28,5%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%) e autoveicoli (+11,0%). I maggiori cali riguardano prodotti petroliferi raffinati (-35,6%), articoli in pelle (-11,1%) e articoli di abbigliamento (-9,6%). Su base annua, i paesi che contribuiscono all’incremento dell’export sono Germania (+7,7%), Stati Uniti (+7,9%), Regno Unito (+12,5%) e Cina (+18,3%). In diminuzione invece le vendite verso paesi OPEC (-13,1%), Giappone (-9,7%) e Spagna (-2,7%). Nel complesso del 2020, l’export si contrae del 9,7%, verso entrambi i mercati di sbocco, area Ue ed extra Ue. Il calo è dovuto in particolare alla caduta delle esportazioni di macchinari e apparecchi (-12,6%), prodotti petroliferi raffinati (-42,1%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-20,8%). Risultano in aumento le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+3,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+1,9%). Nell’ultimo mese del 2020, il saldo commerciale risulta positivo per 6.844 milioni di euro, con un aumento di 1.780 milioni rispetto a dicembre 2019. Invece, l’avanzo commerciale raggiunge +63.577 milioni (+86.125 milioni al netto dei prodotti energetici), nel 2019 era stato pari a +56.116 milioni.
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