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Immagine del redattoreLuca Baj

Confindustria: sì al green pass nei luoghi di lavoro

È di qualche giorno fa la proposta di Confindustria di adottare obbligatoriamente il green pass nei luoghi di lavoro: “Al fine di tutelare i lavoratori e lo svolgimento dei processi produttivi nel pieno rispetto delle libertà individuali, Confindustria ha proposto l'estensione dell'utilizzo delle certificazioni verdi per accedere ai contesti aziendali/lavoristici, avviando interlocuzioni con il governo ai fini di una soluzione normativa in tal senso”. Il presidente della Camera Roberto Fico ha dichiarato la sua contrarietà alla proposta in quanto “In questo anno di pandemia i lavoratori sono sempre andati in fabbrica in sicurezza. Rispettando i protocolli e le norme di distanziamento. Non sono le aziende che devono stabilire chi entra e chi esce". Anche io leader dell Cgil si è pronunciato con un secco no all’idea poiché “una scelta di questo tipo la può compiere solo il governo. I lavoratori sono stati i primi, durante la pandemia, a chiedere sicurezza arrivando addirittura allo sciopero per ottenerla. Io mi sono vaccinato e sono perché tutti si vaccinino. Ma qui, diciamolo, siamo di fronte a una forzatura. Non va mai dimenticato che i lavoratori sono cittadini e hanno i diritti e i doveri di tutti i cittadini. Confindustria, piuttosto, si preoccupi di far rispettare gli accordi contro i licenziamenti”. Anche secondo Coldiretti rendere obbligatorio il green pass avrebbe ripercussioni sulla fornitura di alimentari all’interno del nostro Paese.

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