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Immagine del redattoreLuca Baj

Consumi, aumentano i prezzi in tutti i settori

A marzo, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua. L’accelerazione dell’inflazione è dovuta all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (che da -3,6% passano a +1,7%) e all’accelerazione di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +2,2%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rallentano lievemente portandosi entrambe a +0,8%, da +0,9% di febbraio. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+3,2%) e, in misura minore, dei servizi relativi ai trasporti (+1,3%). L’inflazione per il 2021 è a +0,9% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona segnano un’inversione di tendenza da +0,2% a -0,1%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano da +0,1% a +0,7%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta su base mensile dell’1,8%, prevalentemente per effetto della fine dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, e dello 0,6% su base annua. Il protrarsi, dei saldi stagionali, fa sì che l’aumento, rispetto a febbraio, dei prezzi di abbigliamento e calzature, sia pari a +23,0%, meno ampio, rispetto a marzo 2020, che era +31,1%. Per cui, la differenza tra le due variazioni determina su base annua, sui prezzi di abbigliamento e calzature, un’inversione di tendenza portando da +5,8% a -0,7%, l’indice generale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,7% su base annua.

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