Controlli fiscali, cambia il metodo nella politica fiscale 2023-2025
Nuove modalità di controllare grazie anche all'intelligenza artificiale. Nell’atto di politica fiscale 2023-2025 firmato il 17 maggio 2023, l'intento è quello di spingere all’adempimento spontaneo tra lettere di compliance e incrocio di banche dati in proprio e tramite le fonti esterne e le piattaforme digitali.
L'obiettivo del MEF è anche quello di non far produrre documenti se sono reperibili con controlli incrociati o tra enti pubblici in modo che l'amministrazione fiscale non carichi il contribuente. L' amministrazione punterà anche a continuare a lavorare con pec e da remoto, mentre l'appuntamento sarà un caso residuale. Considerando che, l'obiettivo Pnrr punta la propensione all'evasione al 15% nel 2024 rispetto al valore di riferimento del 2019 del 18,5%, il MEF continuerà su questo solco.
Saranno potenziate le attività di controllo, migliorando l'efficacia e particolare attenzione sarà prestata alle analisi dei movimenti di capitale da e verso l'estero per importi rilevanti, per intercettare forme di pianificazione fiscale illecita, meccanismi di sottodimensionamento di base imponibile che sfruttano le asimmetrie impositive e informative tra Stati, nonché fenomeni di indebita detenzione di disponibilità all'estero.
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