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Immagine del redattoreGiuseppe Politi

Digital transformation: la sfida delle piccole e medie imprese

Fatturazione elettronica, cloud computing, adozione di tecnologie dell’Intelligenza Artificiale, utilizzo di software gestionali, condivisione di dati e molto altro. Il terreno della digitalizzazione comprende molti aspetti per una azienda che deve investire in termini di risorse e formazione, ma la strada per la trasformazione digitale è avviata da tempo, grazie alla “Transizione 4.0”: la missione “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo” del PNRR che ha una dotazione finanziaria di 13,381 miliardi di euro (a cui si aggiungono 5,08 miliardi del Fondo complementare), con l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale delle imprese. Interventi che si articolano in crediti di imposta per i beni materiali e immateriali, per la ricerca e lo sviluppo, e per la formazione.

Tuttavia dall’ultimo rapporto “Imprese e ICT 2023” dell’Istat, di dicembre 2023, sull’adozione delle tecnologie digitali, emerge che le pmi possono ancora migliorare. A differenza delle grandi aziende per cui sembra essersi avviato con forza il processo digitale, le piccole imprese faticano, soprattutto su alcuni elementi: si confermano tra le migliori in Europa per adozione di cloud computing e fatturazione elettronica, ma arrancano sull’adozione dell’Intelligenza Artificiale e la condivisione dei dati con i fornitori.

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il mercato delle soluzioni e dei servizi AI nel 2022 ha raggiunto il valore di 500 milioni di euro, facendo registrare una crescita di ben il 32% in un anno. Se 6 grandi aziende italiane su 10 (61%) ha avviato almeno un progetto basato sull’AI, per le pmi lo ha fatto solo il 15%.Le potenzialità che può avere l’AI per una piccola impresa sono molteplici: permette di analizzare ed estrarre informazioni dai dati, con applicazioni previsionali in ambiti come la gestione degli investimenti, il budgeting e la pianificazione aziendale; l’interpretazione del linguaggio parlato o scritto, come i chatbot e il NLP, permette di estrarre ed elaborare in modo automatizzato informazioni da documenti scritti come contratti, polizze o atti giudiziari, e-mail, post e commenti social; gli algoritmi suggeriscono ai clienti prodotti o contenuti in linea con le loro specifiche preferenze; vengono automatizzate attività ripetitive e flussi di lavoro nel back-office.

Per tutti questi motivi è importante dare una spinta alle piccole imprese, anche perché la partita della digitalizzazione delle pmi europee che progrediscono nella digital transformation potrebbe valere ulteriori 628 miliardi di euro di crescita l’anno per l’economia dell’Ue, secondo gli analisti. L’Italia è terza in classifica per valore dell’aumento di Pil stimato: 100 miliardi di euro, dopo Germania e Francia.

In tale contesto, si cerca di incentivare la digitalizzazione con misure e iniziative per accelerare il processo, soprattutto per le realtà meno innovative. Unioncamere e InfoCamere, in collaborazione con The Doers - Digital Magics Company, lanciano la call for innovation “Data-Driven Innovation: Camere di Commercio e Startup insieme per un'Italia Digitale”.

Si tratta di promuovere una partnership con startup, scale up o pmi innovative, per trovare soluzioni innovative in ambito di Internal Process Automation ed Intelligent Data Analysis & Management, “per efficientare i processi interni e cogliere le potenzialità del patrimonio informativo del Sistema Camerale”. Un patrimonio di oltre 5 milioni di imprese e 10 milioni di amministratori che fotografa ampiamente il tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

“Una maggiore automazione dei processi e delle procedure interne può rappresentare un significativo passo in avanti che migliora l’efficienza operativa del Sistema Camerale e lo rende ancora più vicino alle esigenze delle imprese, consentendo loro di interagire in un modo sempre più digitalizzato”, si legge nella presentazione dell’iniziativa. Migliorare la gestione del patrimonio informativo, significa aumentare “accuratezza, attualità, coerenza e completezza dei dati gestiti dal Sistema Camerale”.Non solo si rendono più produttive le procedure camerali, ma anche quelle con risvolti all’esterno al fine di migliorare la gestione del patrimonio informativo.

Durante l’Innovation Day, il 22 marzo 2024, verranno selezionate da un minimo di tre a un massimo di cinque startup, scaleup o PMI innovative. Le realtà innovative selezionate proseguiranno il percorso abbinate alle singole Camere di Commercio. La scadenza per partecipare è fissata al 19 febbraio 2024.

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