Emissioni di metano: primo accordo europeo
Mercoledì 15 novembre è stato firmato il primo accordo fra Commissione e Parlamento Europeo riguardante la riduzione delle emissioni di metano nell'atmosfera. Il metano è infatti un potentissimo gas serra, molto più dell'anidride carbonica, e secondo i dati del parlamento Europeo è responsabile del 12% del riscaldamento globale. L'accordo dovrebbe obbligare le imprese petrolifere a monitorare, comunicare e verificare le proprie emissioni di metano mediante apposite attrezzature. Ecco i punti principali dell'accordo:
impone ai gestori di riferire periodicamente alle autorità competenti in merito alla quantificazione e alla misurazione delle emissioni di metano a livello di fonte, anche per gli attivi non gestiti;
obbliga le imprese petrolifere e del gas a effettuare indagini periodiche sulle loro apparecchiature per rilevare e riparare le fuoriuscite di metano sul territorio dell'UE entro determinate date;
vieta il rilascio in atmosfera e la combustione in torcia di routine nei settori del petrolio e del gas a meno che non siano inevitabili, per esempio per motivi di sicurezza o in caso di malfunzionamento delle apparecchiature;
limita il rilascio in atmosfera dalle miniere di carbone termico a partire dal 2027, e impone condizioni più rigorose dopo il 2031;
impone alle imprese del settore fossile di effettuare un inventario degli impianti o siti, per esempio pozzi e miniere, chiusi, inattivi, tappati e abbandonati, monitorare le loro emissioni e adottare un piano per mitigarle il prima possibile.
Oltre a queste regole, il Parlamento Europeo ne ha approvate altre, finalizzate a ridurre le emissioni di metano provenienti dai gasdotti che trasportano gas dall'esterno dell'UE:
istituisce una banca dati per la trasparenza del metano in cui saranno pubblicati i dati sulle emissioni di metano comunicate dagli importatori e dai gestori dell'UE;
impone alla Commissione di attribuire profili di prestazione in materia di metano ai paesi e alle imprese in modo che gli importatori di energia possano compiere scelte informate;
la Commissione istituirà anche uno strumento di monitoraggio mondiale degli emettitori di metano e un meccanismo di allerta rapida per gli eventi di super emissione, grazie ai quali si potranno ottenere informazioni sull'entità, la ricorrenza e l'ubicazione delle grandi fonti di emissioni di metano all'interno e all'esterno dell'UE. Nell'ambito di questo strumento la Commissione potrà chiedere informazioni tempestive sulle azioni intraprese dai paesi coinvolti per limitare le fuoriuscite;
a partire da gennaio 2027, sarà possibile concludere nuovi contratti di importazione di petrolio, gas e carbone solo se anche gli esportatori applicheranno gli stessi obblighi di monitoraggio, comunicazione e verifica a cui devono attenersi i produttori dell'UE. Il regolamento stabilirà una metodologia sull'intensità di metano e i livelli massimi da rispettare nei nuovi contratti per il petrolio, il gas e il carbone.
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