Export, flussi commerciali in crescita
A settembre, cresce l’export (+2,7%) e flette l’import (-0,6%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,1%), mentre quelle verso l’area Ue sono in calo (-2,1%). Nel terzo trimestre 2020, l’export aumenta del 30,4%, dovuto all’incremento delle vendite di beni strumentali e beni intermedi verso i mercati Ue ed extra Ue. Nello stesso periodo, l’import cresce del 21,7%. A settembre, l’export registra una crescita su base annua del 2,1%, dovuta all’aumento delle vendite sia verso l’area extra Ue (+2,8%) sia verso quella Ue (+1,4%). L’import ancora in flessione (-6,4%, era -12,6% ad agosto), dovuto al calo degli acquisti dall’area extra Ue (-12,3%) e da quello dall’area Ue (-1,9%). I settori trainanti dell’export sono i mezzi di trasporto (+28,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+9,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,2%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+6,4%) e autoveicoli (+5,8%). In forte diminuzione, su base annua, l’export di prodotti petroliferi raffinati (-51,1%). Su base annua, i paesi che incrementano l’export sono Stati Uniti (+11,1%), Svizzera (+15,7%), Germania (+6,0%), Cina (+33,0%) e Polonia (+19,4%). Diminuiscono le vendite verso paesi OPEC (-14,8%), Spagna (-7,2%), paesi ASEAN (-13,3%) e Regno Unito (-3,9%). Nei primi nove mesi dell’anno, la flessione dell’export (-11,6%) è dovuta alla contrazione delle vendite di macchinari e apparecchi (-15,4%), articoli in pelle e simili (-22,1%), metalli di base e prodotti in metallo (-9,7%) e prodotti petroliferi raffinati (-38,2%). A settembre, il saldo commerciale aumenta di 3.136 milioni di euro (da +2.686 milioni a settembre 2019 a +5.849 milioni a settembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.583 milioni di euro (era +5.788 milioni a settembre 2019).
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