Fallimento e mancato rinvenimento di beni
Il Tribunale di Ascoli Piceno con sentenza n. 156 del 12 marzo 2020, ha deciso che nel caso di bancarotta fraudolenta, all’atto della dichiarazione del fallimento il mancato ritrovamento di beni o utilità nella disponibilità della società fallita costituisce circostanza idonea a fondare la ragionevole presunzione della loro distrazione, in quanto vi è una mancata giustificazione da parte dell’imputato in ordine alla loro destinazione al soddisfacimento di esigenza della società o al perseguimento dei relativi fini. Quindi, ne deriva che la prova della distrazione o occultamento di beni della società fallita può essere desunta dalla mancata dimostrazione, ad opera dell’amministrazione, della finalità sociale dei beni suddetti.
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