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Immagine del redattoreLuca Brivio

Fast Fashion: i rischi per l'ambiente



La moda a basso costo delle aziende di fast fashion (come le cinesi Shein e Temu) ha un impatto significativo sull'ambiente, poiché la produzione di abbigliamento utilizza grandi quantità di petrolio per la fabbricazione di tessuti sintetici come il poliestere. Questi tessuti sono responsabili del rilascio di microplastiche nell'ambiente. L'industria della moda è già stata identificata come una delle principali fonti di emissioni di anidride carbonica a livello globale, superando persino i settori dei voli internazionali e delle spedizioni marittime. Il rapido aumento del fast fashion cinese sta aggravando ulteriormente la situazione.

Per contrastare l'impatto ambientale di queste aziende, il Parlamento francese ha recentemente approvato una legge volta a penalizzare il modello di business del fast fashion, vietando la pubblicità di alcune aziende e prevedendo un aumento delle tasse sui capi di abbigliamento fino a 10 euro per pezzo entro il 2030. Tuttavia, nonostante gli sforzi normativi, aziende come Shein continuano a crescere rapidamente, con profitti che hanno raggiunto i 2 miliardi di dollari e vendite di oltre 45 miliardi di dollari nel 2023 solo attraverso il loro sito.

Questa crescente produzione di abbigliamento sintetico ha portato molte raffinerie cinesi a concentrarsi sulla produzione di sostanze chimiche come l'etilene anziché sulla benzina o altri carburanti tradizionali. Circa il 90% dell'incremento della domanda di petrolio in Cina tra il 2021 e il 2024 è attribuito alle materie prime chimiche, mentre i consumi di benzina e carburante per aerei rimangono stabili. Questa tendenza ha portato a un aumento significativo della produzione cinese di fibre sintetiche, alimentando ulteriormente il consumo di petrolio e le emissioni di anidride carbonica.

Tutto ciò ha conseguenze dirette sull'ambiente, con crescenti quantità di abbigliamento non venduto che finiscono nelle discariche, contribuendo alla crisi dei rifiuti in luoghi come il deserto di Atacama in Cile e lungo le spiagge del Ghana.

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